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Cronaca
18 Aprile 2025 - 09:57
Trappola d’acqua nel Vercellese: salvati in extremis quattro residenti e i loro amici a quattro zampe
Una notte di angoscia e acqua alta quella vissuta a Crescentino, in provincia di Vercelli, dove l’esondazione della Dora Baltea ha isolato una cascina nella frazione Galli, mettendo in serio pericolo la vita di quattro persone. Si tratta di residenti che si erano rifugiati all’interno dell’edificio insieme ai propri cani e gatti, ma che non avevano più possibilità di allontanarsi a causa del rapido innalzamento del livello dell’acqua.
L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio di ieri, ma il salvataggio si è concluso solo in tarda serata, quando i vigili del fuoco, con l’ausilio di un gommone, sono riusciti a raggiungere la zona allagata e a trarre in salvo tutti gli occupanti, compresi gli animali domestici. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma l’intervento è stato complesso e ha richiesto il coordinamento tra diversi enti: oltre ai pompieri, erano presenti anche la polizia locale e la protezione civile.
Il fiume Dora Baltea, già sotto osservazione da giorni per l’aumento della portata dovuto alle piogge incessanti, ha rotto gli argini in alcuni punti critici, inondando aree rurali e strade secondarie. In particolare, le zone più depresse del territorio – come le cascine isolate – sono diventate trappole d’acqua, da cui era impossibile fuggire senza mezzi speciali.
Notte di angoscia nel vercellese
Le immagini della frazione Galli allagata parlano da sole: cortili trasformati in laghi, fango ovunque, il silenzio interrotto solo dal motore del gommone e dalle voci dei soccorritori. “Abbiamo avuto tanta paura – racconta uno dei residenti – ma i vigili del fuoco sono stati eccezionali. Hanno pensato anche ai nostri animali, e questo per noi ha fatto la differenza”.
Questo episodio, fortunatamente senza vittime, mette in luce ancora una volta la vulnerabilità del territorio vercellese di fronte a fenomeni meteorologici sempre più violenti e imprevedibili. La fragilità idrogeologica della zona, unita alla vicinanza a fiumi potenti come la Dora, rende necessario un sistema di allerta e intervento sempre più efficiente. Ma serve anche una nuova cultura della prevenzione, perché non tutte le emergenze potranno essere risolte così bene.
Nel frattempo, a Crescentino si fa la conta dei danni, si asciugano i pavimenti, si cerca di capire quanto tempo servirà per tornare alla normalità. Ma il pensiero va soprattutto a quelle quattro persone e ai loro animali, che questa notte hanno imparato quanto sottile possa essere il confine tra la quotidianità rurale e l’incubo climatico.
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