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Cronaca
15 Aprile 2025 - 09:29
Notte di terrore a Torino: case distrutte, famiglie evacuate, bambini in ospedale
Una notte di panico e coraggio in via Palestrina, nel quartiere Barriera di Milano. Erano le 3 del mattino quando le fiamme hanno avvolto un appartamento al piano terreno del civico 26. In pochi minuti l’intera palazzina è stata invasa dal fumo. Scene di caos e paura: famiglie con bambini trascinate fuori dai soccorritori, pianti, urla, e il rumore assordante dei vetri che esplodono.
Il bilancio è pesante: un uomo è stato ricoverato in gravi condizioni per ustioni al CTO, due bambini intossicati sono stati trasferiti d’urgenza al Regina Margherita, mentre altri due uomini sono sotto osservazione al San Giovanni Bosco. La dinamica dell’incendio è ancora sotto la lente degli investigatori: non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno quella di un corto circuito o di un impianto elettrico non a norma.
Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha impedito che la tragedia assumesse proporzioni maggiori. Sono accorsi con cinque mezzi e oltre venti uomini, entrando tra le fiamme per evacuare l’edificio. La squadra di soccorso ha operato per ore in condizioni estreme. Sul posto anche polizia e sanitari del 118.
La zona è stata transennata. L’appartamento in cui è scoppiato il rogo è inagibile, come altri due alloggi dello stesso pianterreno. Le famiglie coinvolte sono state ospitate da amici o in strutture messe a disposizione dal Comune.
Barriera di Milano si è svegliata ferita ma non spezzata. Il quartiere, segnato da fragilità e tensioni sociali, ha risposto con una mobilitazione spontanea. I vicini hanno accolto chi era in strada in pigiama, portando coperte e bottiglie d’acqua. Alcuni commercianti hanno aperto le saracinesche per offrire riparo. Un gesto semplice ma potente, che racconta la resilienza di una comunità abituata a rialzarsi.
Ma resta una domanda di fondo: quanto è sicuro vivere qui? Negli ultimi anni, in Barriera non sono mancati episodi simili, legati a impianti vecchi, sovraffollamento abitativo e manutenzione trascurata. La cronaca si ripete, ma le risposte tardano. “È ora di fare controlli seri su tutti gli alloggi popolari della zona – dice un residente – prima che ci scappi un morto.”
Il Comune ha annunciato un'indagine tecnica e promesso misure immediate per verificare le condizioni degli edifici pubblici e privati. Intanto, la Procura di Torino ha aperto un fascicolo per incendio, al momento senza indagati. Nei prossimi giorni verrà effettuato un sopralluogo tecnico per accertare le cause. In attesa della verità, restano i segni. Fumo nero sui muri, finestre rotte, il silenzio pesante del giorno dopo. E una comunità che, ancora una volta, chiede attenzione. Non solo nell’emergenza, ma ogni giorno.
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