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Cronaca

Fioriera in fiamme, silenzio istituzionale: i vandali comandano

Incendi dolosi, atti teppistici, danneggiamenti sistematici: esplode la rabbia dei cittadini. Gazzara attacca il Comune: “Agiscono indisturbati e a pagare sono sempre i gassinesi”

Fioriera in fiamme, silenzio istituzionale

Fioriera in fiamme, silenzio istituzionale: i vandali comandano

La situazione è diventata intollerabile. Il centro cittadino è ostaggio di una banda di vandalismo seriale, autori di gesti sempre più gravi e provocatori che minano la sicurezza urbana e il decoro pubblico. L’ultimo episodio, avvenuto nella serata di lunedì 1° aprile sotto i portici di via Dovis, a Gassino Torinese, ha scatenato un’ondata di indignazione: una fioriera è stata incendiata. Ma si tratta solo dell’ultimo tassello di un’escalation che prosegue da mesi.

A rompere il silenzio è stato il Consigliere di opposizione Maurizio Gazzara, con un durissimo post pubblicato sul gruppo Facebook “Sei di Gassino se...”, nel quale ha denunciato con forza l’inazione dell’Amministrazione e l’aggravarsi della situazione:

Nuovo atto vandalico, opera dei soliti noti, che bruciano una fioriera sotto i portici di via Dovis. Ora basta! Dopo aver bruciato i cartoni delle pizze, rotto bottiglie, piegato a 45 gradi il palo segnaletico stradale (si sono appesi sopra fino a piegarlo), bisogna che il Comune intervenga. Sono mesi che agiscono indisturbati…e i danni per ripristinare le cose li devono pagare i gassinesi? Domani l’incontro con il Sindaco Corrado…”.

Secondo Gazzara, gli autori sono “i soliti noti”, giovani ben identificabili che da tempo devastano il centro con azioni che vanno dal rogo dei cartoni per la pizza, alla rottura di bottiglie di vetro, fino al danneggiamento deliberato della segnaletica stradale, piegata fisicamente dopo esservi appesi sopra. Il tutto nel silenzio delle istituzioni e, soprattutto, senza alcuna conseguenza apparente per i responsabili.

La denuncia è precisa: i danni ricadono sui cittadini, che vedono compromessa la vivibilità degli spazi pubblici e devono anche sostenere economicamente i costi di ripristino. Nessuna azione deterrente, nessun rafforzamento dei controlli, nessuna misura visibile. Solo un lento e inesorabile degrado.

L’opposizione chiede misure drastiche e immediate, a partire dal potenziamento della videosorveglianza, un presidio fisso delle forze dell’ordine nelle ore serali e un piano concreto di sicurezza urbana.

Nel frattempo, cresce il malcontento tra i cittadini, che denunciano un senso di abbandono istituzionale e l’idea che alcuni individui, pur noti, possano agire nell’impunità più totale. Il centro storico si sta trasformando in una zona grigia, dove l’illegalità si muove indisturbata tra silenzio e rassegnazione.

L’incendio della fioriera è stato solo l’ultima scintilla. La domanda che ora rimbalza sui social e nelle piazze è una sola: quanto si dovrà ancora tollerare prima che qualcosa cambi davvero?

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