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Cronaca

Scandalo in Canavese, multe irregolari. Arrivano i carabinieri nei Comuni

Undici indagati tra dipendenti pubblici e polizia locale per sanzioni stradali e gestione fondi

Scandalo in Canavese

Scandalo in Canavese, multe irregolari. Arrivano i carabinieri nei Comuni (foto di repertorio)

Una rete di presunte irregolarità amministrative e gestionali nella gestione delle sanzioni stradali ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di undici persone, tra cui dipendenti pubblici, amministratori locali e agenti della polizia locale, nei comuni del Canavese.

L’inchiesta, condotta dalla Procura di Ivrea, riguarda violazioni connesse all’illecita irrogazione di multe per infrazioni al codice della strada e all’utilizzo improprio dei fondi incassati, che sarebbero stati destinati in parte anche a vantaggio del personale comunale, in modo ingiustificato.

Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri delle compagnie di Venaria e Ivrea, dalla guardia di finanza di Ivrea e dagli agenti della polizia locale di Torino, che questa mattina hanno eseguito perquisizioni nei municipi di San Francesco al Campo, Lombardore e San Ponso.

Occhi puntati sul velox dell'aeroporto

Al centro dell’inchiesta anche la regolarità degli strumenti utilizzati per la rilevazione automatica delle infrazioni lungo le strade comunali, extracomunali e nell’area dell’aeroporto di Caselle, dove la polizia locale avrebbe installato dispositivi senza il rispetto delle norme previste. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la legittimità delle sanzioni elevate e il modo in cui i proventi delle multe sono stati riportati nei bilanci comunali.

Il bene confiscato a San Francesco al Campo

Non solo. L’attenzione della procura si è concentrata anche su un’operazione separata, legata alla destinazione d’uso di un immobile confiscato nell’ambito di un precedente procedimento per associazione mafiosa. L’edificio, oggi sede della polizia locale di San Francesco al Campo e archivio storico comunale, sarebbe stato oggetto di irregolarità nella gestione degli appalti, ora al vaglio degli inquirenti.

L’inchiesta è in fase preliminare, ma i riflettori restano puntati su una possibile gestione distorta delle risorse pubbliche e su eventuali abusi d’ufficio collegati all’uso dei sistemi sanzionatori come strumenti impropri di autofinanziamento.

Le ipotesi di reato spaziano da peculato a falsità ideologica, connessi alla rendicontazione e all’allocazione dei fondi derivanti dalle multe.

La procura, con il supporto delle forze dell’ordine, continuerà le attività di acquisizione documentale e ascolto delle parti coinvolte, con l’obiettivo di verificare l’esistenza di una gestione sistemica irregolare che potrebbe avere implicazioni più estese rispetto al contesto locale.

+++SEGUONO AGGIORNAMENTI+++

Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri delle compagnie di Venaria e Ivrea, dalla guardia di finanza di Ivrea e dagli agenti della polizia locale di Torino, che questa mattina hanno eseguito perquisizioni nei municipi di San Francesco al Campo, Lombardore e San Ponso

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