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Cronaca

Torino, scippa un’anziana: con la sua pensione, va a divertirsi in un centro scommesse

Il 22enne individuato grazie a un pagamento tracciabile dopo la rapina

Scippa un’anziana

Torino, scippa un’anziana: con la sua pensione, va a divertirsi in un centro scommesse

Un giovane di 22 anni è stato arrestato a Torino con l’accusa di rapina aggravata e utilizzo illecito di carte di pagamento. Secondo la ricostruzione degli investigatori, a febbraio il ragazzo avrebbe strappato di mano la borsetta a una donna anziana, impossessandosi di telefono, documenti e carte bancomat. Nelle ore successive allo scippo, sono stati effettuati prelievi per un totale di duemila euro, probabilmente dallo stesso autore del furto.

A tradirlo è stato un pagamento eseguito in un centro scommesse del quartiere Santa Rita, che ha permesso agli agenti di collegare le transazioni al luogo e identificarlo come un frequentatore abituale. Quando la polizia lo ha rintracciato, all’interno del locale aveva con sé 300 euro in contanti, un cellulare appena acquistato e la ricevuta di un bonifico di circa mille euro inviato in Marocco, operazioni compiute nelle stesse ore della rapina. Le forze dell’ordine lo hanno bloccato e arrestato, chiudendo il cerchio su un’indagine lampo costruita con metodo e attenzione ai dettagli.

L’episodio si inserisce in un fenomeno purtroppo ricorrente: quello dei furti e scippi ai danni di persone anziane, spesso considerate facili bersagli da chi agisce per necessità o per criminalità organizzata. I centri cittadini, le aree commerciali e i quartieri popolari sono diventati luoghi in cui il senso di insicurezza cresce, alimentato anche da crimini come questo. In molti casi i colpevoli approfittano della fragilità delle vittime, colpite all’improvviso e in contesti dove è difficile ricevere aiuto immediato.

È fondamentale ricordare che la rapidità dell’intervento, unita alla capacità investigativa degli agenti, ha permesso in questa occasione di arrivare all’identificazione del responsabile. Ma l’allarme rimane alto, soprattutto in vista dell’aumento di casi simili registrati negli ultimi mesi.

La lotta contro i reati predatori passa non solo dal presidio delle forze dell’ordine, ma anche da un impegno collettivo: occorre sensibilizzare la cittadinanza, rafforzare i sistemi di sorveglianza urbana, incentivare forme di vicinato solidale e protezione condivisa. Anche le istituzioni locali stanno ragionando su strategie di prevenzione e controllo del territorio, con particolare attenzione ai luoghi più esposti al rischio di criminalità spicciola, come appunto i centri scommesse, spesso frequentati da soggetti già noti alle forze dell’ordine.

Il caso del ventiduenne arrestato mostra come anche piccoli dettagli — un acquisto, un pagamento tracciabile — possano fare la differenza nel risolvere un’indagine.

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