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Cronaca
11 Marzo 2025 - 10:28
Furto di rame al monastero di Rivalta: patrimonio a rischio e allarme sicurezza
Nella notte del 10 marzo 2025, il monastero di Rivalta di Torino è stato preso di mira dai ladri di rame, che hanno asportato le grondaie dell’edificio storico, lasciando dietro di sé danni ingenti e un acceso dibattito sulla sicurezza e la tutela del patrimonio culturale. Il fenomeno dei furti di oro rosso continua a rappresentare un grave problema in tutta Italia: il valore del rame sul mercato nero lo rende un obiettivo altamente appetibile per i criminali, alimentando una spirale di reati che colpisce edifici pubblici, infrastrutture e beni storici.
Il sindaco di Rivalta, Sergio Muro, ha espresso preoccupazione per quanto accaduto, mentre l’opposizione ha sollevato interrogativi sulla necessità di sostituire il rame con materiali meno appetibili per i ladri. Tuttavia, la scelta non è semplice: qualsiasi modifica all’edificio dovrà essere autorizzata dalla sovrintendenza, che ha il compito di preservare l’integrità storica del monastero. La vicenda mette in luce il difficile equilibrio tra sicurezza e tutela del patrimonio, un dilemma che si ripropone ogni volta che un edificio storico viene preso di mira dai criminali.
Una delle soluzioni discusse è il potenziamento della videosorveglianza e dei sistemi di sicurezza, ma la vera sfida è stare al passo con i ladri, che adottano tecniche sempre più sofisticate per aggirare controlli e allarmi. L’installazione di telecamere e dispositivi di monitoraggio potrebbe fungere da deterrente, ma resta il problema più ampio di una criminalità organizzata che continua a sfruttare il commercio illegale di rame. Secondo i dati più recenti, in Italia si sono registrati numerosi episodi di furti di rame, colpendo non solo edifici storici, ma anche infrastrutture strategiche come ferrovie e impianti elettrici.
Il caso di Rivalta non è isolato: il furto di rame è un fenomeno diffuso che ha conseguenze pesanti sia in termini economici che di sicurezza. Ogni anno, i danni provocati dai ladri di oro rosso ammontano a milioni di euro, con ripercussioni su cittadini e imprese.
Le istituzioni devono quindi adottare un approccio più incisivo, combinando controlli più rigidi con normative che limitino la rivendita del materiale sottratto illegalmente. Nel frattempo, la comunità di Rivalta si interroga su come proteggere il proprio monastero, simbolo di storia e cultura, da nuove incursioni criminali. Solo con un impegno collettivo sarà possibile contrastare un fenomeno che continua a minacciare il nostro patrimonio culturale e la sicurezza delle città.
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