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Cronaca

Avvicinava le bambine alla fermata dello scuolabus: "Venite con me...". Una madre lo denuncia, i carabinieri lo pizzicano sul fatto

L'uomo, un 72enne, è stato trasferito in una struttura protetta. La donna ringrazia le forze dell'ordine: "Hanno salvato mia figlia"

Avvicinava le bambine alla fermata dello scuolabus: "Venite con me...". Una madre lo denuncia, i carabinieri lo pizzicano sul fatto

Avvicinava le bambine alla fermata dello scuolabus: "Venite con me...". Una madre lo denuncia, i carabinieri lo pizzicano sul fatto

Un uomo di 72 anni, domiciliato a Verolengo, ha tentato più volte di avvicinare delle ragazze alla fermata dello scuolabus di frazione Casabianca, offrendo persino 20 euro per conquistare la loro fiducia. Solo l’intervento coraggioso di una madre, che ha deciso di denunciare immediatamente, ha permesso ai carabinieri di Verolengo di chiudere il caso in tempi record.

Le prime segnalazioni sono arrivate in sordina: alcuni genitori avevano notato l’anziano aggirarsi nei pressi della fermata, rivolgendo domande ambigue alle giovani studentesse in attesa dello scuolabus. Inizialmente, nessuno sembrava voler dare troppo peso alla situazione, ma tutto è cambiato quando la stessa bambina è stata avvicinata per due giorni di seguito: prima con un biglietto contenente il numero di cellulare e l’indirizzo di casa, poi con la promessa di denaro contante.

«Mia figlia mi ha chiamato subito, terrorizzata – racconta la donna – Due persone che stavano passeggiando con il cane hanno visto la scena e sono rimaste nei paraggi finché l’uomo non se n’è andato». Resasi conto della gravità di quanto stava accadendo, la madre si è presentata dai carabinieri di Verolengo che hanno segnalato l’episodio al Tribunale di Ivrea per adescamento di minore.

Provvidenziale l'intervento dei carabinieri di Verolengo

L’uomo, già seguito dai servizi sociali per precedenti tentativi di avvicinamento a minori, sembrava libero di muoversi senza restrizioni. Dopo la denuncia, il Maresciallo Antonino Pane e i suoi uomini si sono subito messi al lavoro. Le indagini hanno fatto emergere altri casi simili con protagonista quell'anziano, ma le famiglie coinvolte, per paura o sottovalutazione, non avevano mai sporto denuncia.

Consapevoli del pericolo, i carabinieri hanno attivato un piano di sorveglianza. Le pattuglie hanno monitorato la fermata dello scuolabus mattina e pomeriggio.

La strategia ha funzionato: l’anziano si è ripresentato il martedì seguente. Ha nuovamente avvicinato la bambina, proponendole 20 euro, senza immaginare che i militari fossero poco distanti. «Questa volta ero presente anch’io – racconta la madre – e subito dopo il suo tentativo i Carabinieri sono intervenuti, bloccandolo sul posto».

Nel giro di poco, l’uomo è stato trasferito in una struttura protetta, dove è costantemente monitorato.

La mamma protagonista di questa vicenda ha voluto condividere la sua storia per lanciare un messaggio: «Denunciare è fondamentale. Se non l’avessi fatto, forse quell’uomo sarebbe ancora lì, a cercare altre bambine. I nostri figli devono sapere che possono fidarsi di noi e raccontarci ogni episodio strano. E noi genitori non dobbiamo mai sottovalutare».

Una vicenda che, con il giusto coraggio e la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine, si è conclusa in maniera positiva, evitando il peggio e garantendo la sicurezza di tutta la comunità.

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