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Cronaca

Rapina alla stazione di Chivasso: hanno spruzzato spray urticante negli occhi di un pendolare

Cresce la polemica: nonostante le varie iniziative, la sicurezza non migliora. A nulla è valsa l'ordinanza del sindaco Claudio Castello che per oltre un mese, contro il bivacco di balordi e malintenzionati nei pressi del Movicentro e della stazione, aveva vietato dalle 16.30 fino all'indomani mattina il possesso di bottiglie

Rapina alla stazione di Chivasso: hanno spruzzato spray urticante negli occhi di un pendolare

Rapina alla stazione di Chivasso: hanno spruzzato spray urticante negli occhi di un pendolare

Sei persone denunciate, un uomo aggredito per una collana d’oro e nuove polemiche sulla sicurezza della stazione ferroviaria di Chivasso. È questo il bilancio dell’episodio avvenuto nella notte del 19 febbraio, quando un gruppo di sei individui, cinque dei quali di origine egiziana e senza fissa dimora, ha assalito un 59enne torinese spruzzandogli addosso dello spray urticante per strappargli la collana dal collo. Dopo il colpo, i presunti malviventi sono fuggiti a piedi nelle vie limitrofe allo scalo ferroviario.

Le indagini lampo dei Carabinieri della Stazione di Chivasso, supportate dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della stazione, hanno permesso di risalire all’identità dei sei sospettati, tutti con precedenti di polizia. I militari dell’Arma li hanno denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea per il reato di rapina ai sensi dell’articolo 628 del Codice Penale.

La stazione ferroviaria di Chivasso

L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza della stazione ferroviaria di Chivasso, già al centro di accese polemiche negli ultimi mesi. Residenti e pendolari lamentano da tempo la presenza di individui sospetti e situazioni di degrado nelle aree interne ed esterne dello scalo. Non è la prima volta che si registrano aggressioni o episodi di microcriminalità nei pressi della stazione, alimentando il dibattito tra cittadini e istituzioni sulla necessità di un maggior presidio delle forze dell’ordine.

Solo nelle ultime settimane, proprio sulla sicurezza, erano state raccolte circa 2.000 firme dal gruppo consiliare di "Per Chivasso" di Bruno Prestìa che, con la Lega, aveva ottenuto dalla Polfer l'aumento di due agenti in più in servizio per garantire la sicurezza.

La scorsa settimana, su iniziativa della consigliera metropolitana di Forza Italia, Clara Marta, c'era stato un sopralluogo sempre in stazione dell'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi e dei sindaci del territorio, sempre sul tema del degrado che regna nell'area.

Cittadini e pendolari non ne possono più.

C’è chi punta il dito contro il degrado dell'edificio, chi denuncia la mancanza di controlli regolari nelle ore serali e notturne. In questo contesto, l’arresto dei sei presunti rapinatori rappresenta una risposta immediata delle forze dell’ordine, ma il tema della sicurezza rimane aperto. Non ci sentiamo sicuri nemmeno di giorno. La sera, poi, è ancora peggio, commenta un pendolare.

A nulla è valsa l'ordinanza del sindaco Claudio Castello che per oltre un mese, contro il bivacco di balordi e malintenzionati nei pressi del Movicentro e della stazione, aveva vietato dalle 16.30 fino all'indomani mattina il possesso di bottiglie.

Le istituzioni locali, dal canto loro, hanno più volte annunciato interventi per migliorare la vivibilità della zona, ma gli episodi come quello della notte del 19 febbraio continuano ad alimentare il malcontento.

La speranza dei cittadini è che i controlli delle forze dell’ordine possano diventare più frequenti, per restituire alla stazione di Chivasso il ruolo di snodo sicuro e accogliente che merita di avere.

"L'episodio accaduto nell'area della stazione dimostra ancora una volta quanto sia importante agire ed in fretta, per ristabilire l'ordine e la sicurezza - commenta con una nota stampa Bruno Prestìa, consigliere comunale di Per Chivasso -. L'operato del nostro gruppo Per Chivasso sul tema stazione, che ha avuto anche il supporto della Lega, ha sicuramente portato dei risultati in termini di copertura, ma questo non basta. Serve che l'amministrazione prenda finalmente coscienza di un problema che si protrae da troppo tempo. Non servono di certo passerelle prive di sostanza, o attaccare un assessore regionale in visita in città, ma azioni concrete, sinergie, che ad oggi, da parte di questa amministrazione, la città continua a non vedere. Aver negato per troppo tempo il problema ha portato ad una escalation che fa male alla nostra città.  Vero, da lunedì scorso ci sono due agenti Polfer in più in stazione, con una copertura oraria fino alle 19. Ma non c'è un controllo H24, motivo per cui continueremo a raccogliere firme puntando su un presidio fisso".

"C'è poi un altro problema da non sottovalutare che va assolutamente attenzionato: l'area del Movicentro - conclude Prestìa -. La zona adiacente alla biblioteca comunale, è spesso ritrovo di personaggi quantomeno discutibili. Spesso sono stati visti espletare i propri bisogni alla luce del sole, in una zona che è frequentata da ragazzini delle scuole. Liti tra soggetti non mancano mai. Ci sono stati danni anche ai servizi igienici. Insomma, non si può restare a guardare.  Purtroppo in queste settimane c'è stata anche una escalation di furti in varie aree di Chivasso, motivo per cui presenterò una interrogazione al prossimo Consiglio Comunale. Il tempo delle parole è finito, serve agire e serve farlo ora. I chivassesi hanno diritto di dormire sonni tranquilli".

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