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Cronaca
22 Gennaio 2025 - 10:43
Autista di scuolabus accusato di abusi: una rete di manipolazioni e silenzi (foto archivio)
Nella provincia di Torino, un dramma inquietante si è consumato nell'ombra, rivelando una rete di manipolazioni e silenzi che ha coinvolto un autista di scuolabus e tre bambine. Un uomo di 49 anni è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su minori, un'accusa che getta una luce sinistra su una storia di abusi protrattisi per anni.
L'indagine, coordinata dal pubblico ministero Eleonora Sciorella, ha preso avvio dalla denuncia dei genitori di una bambina di nove anni. L'uomo, un amico di lunga data della famiglia, aveva saputo insinuarsi nella loro vita quotidiana con un atteggiamento subdolo e manipolatorio. Dal 2021, aveva iniziato a frequentare regolarmente la casa della famiglia, offrendo i suoi servizi come baby-sitter. Un'offerta che i genitori, ignari delle sue reali intenzioni, avevano accettato di buon grado, versandogli anche un compenso mensile.
La strategia dell'uomo era tanto semplice quanto devastante: conquistare la fiducia della bambina attraverso regali e attenzioni, trasformandola lentamente in uno strumento di piacere. Scarpe, trucchi, oggetti di cancelleria e persino un cellulare: questi i doni che l'uomo utilizzava per cementare il suo legame con la piccola. Un legame che, come emerge dalle parole della bambina, si arricchiva di dichiarazioni di amore eterno e di un rapporto di complicità che la soggiogava completamente.
Il silenzio che avvolgeva questa vicenda si è infranto nel novembre del 2024, quando la bambina ha trovato il coraggio di confidarsi con la madre. Ha raccontato di incontri segreti e di dettagli scioccanti che hanno spinto i genitori a denunciare l'accaduto. La loro denuncia ha portato alla luce altre due storie di abusi, intrecciando i destini di tre bambine vittime delle perversioni dell'autista.
La vicenda ha coinvolto un autista di scuolabus e tre bambine
L'inchiesta ha rivelato una realtà ancora più inquietante: l'uomo aveva adescato altre due bambine che usufruivano del servizio di scuolabus. Anche in questi casi, il modus operandi era lo stesso: regali e approcci verbali che si trasformavano in contatti fisici. Durante la perquisizione del suo alloggio, gli investigatori hanno trovato centinaia di video e fotografie dal contenuto pedopornografico, alcuni dei quali ritraevano le sue vittime.
Ora, mentre l'uomo è in custodia, la giustizia dovrà fare il suo corso. Il giudice per le indagini preliminari, Lucia Minutella, ha sottolineato la "subdola tecnica" di adescamento utilizzata dall'indagato, una tecnica che ha saputo piegare la volontà delle minori. Le vittime, assistite dagli avvocati Chiara Luciani e Mariangela Melliti, dovranno affrontare un percorso di ricostruzione personale, sostenute da una comunità che non può e non deve voltare lo sguardo.
Questa vicenda solleva interrogativi profondi sulla fiducia e sulla sicurezza dei nostri bambini. Come possiamo proteggere i più vulnerabili da chi si nasconde dietro una maschera di normalità? La risposta risiede nella vigilanza e nella consapevolezza, strumenti essenziali per prevenire che simili orrori si ripetano.
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