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Canavese Woodland School: la scuola nel bosco che trasforma l’istruzione in un’esperienza unica

Un progetto educativo alternativo, nato dalla volontà delle famiglie, che combina didattica, natura e valori tradizionali per crescere studenti consapevoli e curiosi

Scuola parentale

Scuola parentale

Situata nei boschi di Baldissero Canavese, ai piedi della Valchiusella, la natura fa da cornice ad un’accogliente villetta. Un luogo rilassante, silenzioso ed immerso nel verde in cui, da qualche anno, si erge una piccola realtà: la Canavese Woodland School. 

Si tratta di una scuola parentale che si rivolge ai giovani di età compresa tra i 6 ed i 14 anni e che offre un’istruzione per le scuole primaria e secondaria di primo grado. 

Sono ormai diversi anni che nel Nord Europa esistono scuole di questo genere e, secondo alcune ricerche, queste vanno incrementandosi in quanto ben accolte dalla comunità. Nel nostro Paese, invece, queste sono ancora delle piccole realtà, ma che sembra stiano iniziando a farsi conoscere. E nonostante vi siano ancora alcune credenze e pregiudizi su questo tipo di scuole, sempre di più risultano essere le famiglie accomunate dal desiderio di offrire ai propri figli un’alternativa al tradizionale percorso di istruzione. 

Non si tratta di una scuola pubblica, ma nemmeno di una scuola privata. È a tutti gli effetti una scuola, ma parentale. Intesa come un’istruzione che offre ai genitori l’opportunità di provvedere all’educazione dei propri figli in maniera più diretta ed autonoma. 

La scuola nel bosco, da qui il termine “Woodland”, ha diretto accesso a zone boschive e permette di svolgere molte lezioni ed esperienze educative all’aria aperta, in un ambiente naturale ma comunque sicuro e sempre sotto stretta sorveglianza. Lo si può definire un luogo particolare, dove i giovani hanno l’opportunità di studiare vivendo esperienze uniche e che ricorderanno nel tempo, perché lo studio può essere anche divertente e stimolante, specialmente attraverso momenti condivisi di scoperta e di apprendimento. 

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Il progetto della scuola nella sua completezza 

La Canavese Woodland School è nata ufficialmente nel 2021, quando un gruppo di genitori, ritenutosi insoddisfatti dei servizi offerti dalla scuola statale, si è unito nell’interesse comune di creare una valida alternativa a questa. 

Il progetto iniziale verteva principalmente alla ricerca di un ambiente rilassante, accogliente, stimolante e non competitivo che consentisse ai propri figli di vivere la scuola nella maniera più serena possibile, ma che permettesse una preparazione didattica personale seria e molto valida. 

E, una volta individuata anche la struttura idonea, in breve tempo si è partiti con la didattica, riscuotendo fin da subito un discreto successo che è poi andato incrementandosi. 

Il numero degli studenti è volutamente limitato, non oltre i 30 iscritti, in quanto si sostiene che con un numero contingentato di bambini e ragazzi si possa offrire un servizio nettamente migliore, sia in termini di attenzione verso ciascun alunno sia in termini di preparazione adeguata e costante. 

Essendo una scuola parentale è importante comprendere che questa è a disposizione di tutti coloro che ne fanno parte, quindi non vi è un solo responsabile a capo di tutto. 

Non vi sono costrizioni di alcun genere nei confronti delle famiglie, ma chiunque entri in questa realtà può contribuire a modo proprio nella costruzione di questa scuola. Dopotutto una buona collaborazione produce una qualità migliore, facilita l’esecuzione e la riuscita dei progetti e crea un ambiente efficiente, venendo incontro alle esigenze di tutti. 

Della parte didattica e dell’insegnamento se ne occupano esclusivamente i docenti qualificati, mentre per tutto ciò che concerne il resto della gestione dell’organizzazione della scuola è in mano alle famiglie. Inoltre il loro team vanta del supporto continuo e costante di una psicologa, una figura al giorno d’oggi fondamentale in questi contesti per il benessere mentale dei giovani. 

L’obiettivo della Canavese Woodland School è quello di offrire un percorso scolastico completo, di alto profilo culturale e teso a trasmettere una globalità di valori e principi indispensabili per una corretta crescita delle generazioni future. 

Ciò che contraddistingue questa realtà è la credenza che tutto sia cultura e che quindi tutto sia ricollegabile ad argomenti che in una qualsiasi scuola vengono affrontati seduti al banco. Questo ambiente abbraccia quindi l’interdisciplinarità e permette ad ogni studente di condividere le proprie esperienze, adottando modalità scolastiche innovative ed in continua evoluzione, appassionandoli alla cultura in modo dinamico e stimolante. Motivo per cui ogni giorno i giovani sono impegnati nelle attività didattiche - che seguono la linea ministeriale ma con un approccio più libero - e la loro istruzione viene arricchita con laboratori pomeridiani creativi e coinvolgenti. Attività organizzate e tenute dai familiari che si rendono disponibili portando ognuno le proprie capacità ed abilità. Per citarne alcuni esempi, vi è il laboratorio di pasticceria, quello di sbalzo su rame e quello di ceramica. 

In aggiunta vi sono poi ulteriori attività, come: le uscite didattiche, a cui possono prendere parte anche i genitori; l’orto didattico, in cui si impara a piantare le sementi e si osservano dal vivo le piante ed il ciclo delle stagioni; il corso di teatro, altra esperienza arricchente e stimolante; le giornate di Falconeria, nella quale si entra a contatto con svariati rettili e volatili dal vivo, permettendo una lezione di scienze che va ben oltre quella canonica dello studio dal libro. 

Una scuola considerata tanto aperta ed innovativa in materia di apprendimento, quanto però “all’antica” per ciò che riguarda la disciplina, l’educazione, il rispetto e la trasmissione di valori. Infatti, in tale ambiente ogni apparecchio elettronico è vietato, perché si crede che i bambini debbano ricominciare a giocare tra loro, a parlare e a inventare giochi senza l’ausilio della tecnologia. Il tutto appositamente voluto per aiutarli a formare menti critiche, consapevoli ed in grado di determinare una propria personalità. 

Tuttavia, così come vi sono dei punti di forza vi possono essere anche delle criticità. E tra queste ultime riscontrare talvolta da alcuni genitori vi è, ad esempio, la limitata socializzazione tra i giovani dovuta dal numero limitato di iscrizioni. 

Eleonora Maria Caretti

A tal riguardo, la rappresentante legale della Canavese Woodland School, Eleonora Maria Caretti (in foto), spiega: «Prendiamo come riferimento una classe tradizionale in cui vi sono 20-25 bambini, è difficile che un bambino riesca a socializzare effettivamente con tutti i suoi compagni. In genere in questi casi si formano i classici gruppetti di 5-6 bambini, che tendono a ritrovarsi e a fare amicizia. Nel nostro ambiente, invece, uno dei maggiori punti di forza è l’ambiente volutamente pluriclasse, dove bambini e ragazzi di età diverse si mescolano continuamente, creando ed imparando la vera socializzazione. Qui grandi e piccini imparano a rapportarsi tra di loro, comprendendo inoltre che ogni età ha i propri problemi e le proprie caratteristiche. Inoltre, dal punto di vista scolastico è una questione altrettanto positiva, perché si vedono i grandi dare il buon esempio ed aiutare i più piccoli e, al contrario, i più piccoli non vedono l’ora di diventare grandi per poter trasmettere a loro volta ciò che hanno imparato dai loro compagni. Diventa un clima familiare e si nota anche come si affezionino gli uni agli altri, in maniera assolutamente spontanea.» 

Insomma, la Canavese Woodland School non è né una scuola pubblica né una scuola privata, ma parentale, ovvero organizzata direttamente dalle famiglie partecipanti. Il genitore, dunque, non è un semplice fruitore di un servizio, bensì diviene parte integrante e partecipante attivo del progetto. 

Questo ambiente tende a sottolineare che il bambino non è un numero, ciascun alunno viene considerato nella sua unicità. Per questo, oltre alla preparazione didattica in cui gli si viene incontro esaltando i suoi talenti e andando a potenziarne la preparazione ove necessario, si punta molto anche sugli aspetti del lato umano, sociale e psicologico del minore. Ogni studente è unico a modo suo e come tale porta con sé esigenze diverse, per cui è un aspetto fondamentale prestar loro la maggior attenzione e sensibilità possibile. . 

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