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Cronaca

Arresto shock a Torino: spacciatore colto sul fatto con una dose di crack in mano

Il giovane, senza fissa dimora e con precedenti per spaccio, è stato sorpreso dai Carabinieri mentre cedeva una dose di crack a un assuntore in via Nizza. Continuano i controlli straordinari per la sicurezza del Lingotto

Arresto shock a Torino

Arresto shock a Torino: spacciatore colto sul fatto con una dose di crack in mano

Ieri pomeriggio, 14 gennaio, in via Nizza, all’altezza dei civici 369 e 371, i Carabinieri della stazione Lingotto hanno messo a segno un altro colpo nella loro battaglia contro il traffico di stupefacenti. Durante uno dei servizi straordinari per il controllo del territorio, divenuti ormai un appuntamento fisso per la sicurezza del quartiere, i militari hanno arrestato un giovane di origine senegalese, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per un precedente analogo.

L’operazione è scattata in pieno giorno, davanti agli occhi dei passanti. Il giovane è stato sorpreso mentre cedeva una dose di crack del peso di 0,8 grammi a un assuntore. L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha impedito il completamento della transazione, portando all’arresto del pusher e al sequestro della sostanza stupefacente.

L’arrestato, già gravato da un precedente penale per spaccio, si trovava senza fissa dimora e operava presumibilmente come parte di una rete più ampia di piccoli spacciatori che sfruttano la zona del Lingotto, un’area particolarmente sensibile per il traffico di droga.

I Carabinieri hanno intensificato i controlli

Una zona sotto assedio

Via Nizza, soprattutto nei pressi del Lingotto, è da tempo sotto l’attenzione delle forze dell’ordine. La posizione strategica, vicina a snodi ferroviari e alle principali arterie della città, la rende un punto di riferimento per chi cerca di eludere i controlli, ma anche per i cittadini che chiedono maggiore sicurezza.

Negli ultimi mesi, i Carabinieri hanno intensificato i controlli straordinari, con l’obiettivo di reprimere il microspaccio e restituire il quartiere ai suoi abitanti. "Il nostro impegno è quotidiano e mirato a contrastare ogni forma di illegalità che possa minare la serenità dei cittadini", ha dichiarato una fonte vicina al comando.

L’arresto di ieri è l’ennesimo segnale che il presidio costante delle forze dell’ordine può fare la differenza. Tuttavia, resta il problema della recidiva: i pusher fermati spesso tornano rapidamente in strada, complice un sistema giudiziario che fatica a gestire il sovraffollamento carcerario e le procedure legate ai migranti senza documenti.

Mentre il giovane senegalese è stato trasferito presso la locale caserma in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria, la comunità del Lingotto attende segnali di cambiamento più strutturali. L’operazione di ieri è solo un tassello di una partita ben più complessa, dove prevenzione, repressione e inclusione sociale devono necessariamente viaggiare insieme.

In attesa di soluzioni definitive, la cronaca restituisce ancora una volta il ritratto di una città che lotta ogni giorno per riconquistare i suoi spazi.

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