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Cronaca

Addio a Nello Moretti, il ribelle della politica settimese

Sabato 11 gennaio, commemorazione in sala consiliare a partire dalle ore 13

Nello Moretti

Nello Moretti

Nello Moretti, ex consigliere comunale e candidato nella lista di Fratelli d'Italia, è mancato questa mattina, giovedì 9 gennaio. Ricoverato all'ospedale Molinette di Torino, lottava da tempo contro un male incurabile. Aveva 68 anni.Una figura carismatica e controversa della politica settimese, Moretti ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva della città, incarnando una politica vivace, fuori dagli schemi e spesso provocatoria. La sua azione politica è sempre stata animata da un forte spirito di partecipazione e da una dedizione profonda alla comunità.

Candidato a sindaco nel 1999 e consigliere comunale fino al 2004 per Alleanza Nazionale, Moretti è stato protagonista di una stagione politica intensa, segnata da episodi che ancora oggi riecheggiano tra i banchi dell’emiciclo settimese. Tra questi, il primato singolare di essere stato espulso due volte dall’aula consiliare per il suo atteggiamento indomito, che spesso sfidava le convenzioni istituzionali.

Nello Moretti

Con la Senatrice Paola Ambrogio

Uno degli episodi più iconici risale a un incontro con Piero Fassino, allora Ministro del Lavoro, durante il quale Moretti intervenne con veemenza senza chiedere la parola, nonostante l’invito del presidente del Consiglio comunale, Ivo Bissoli, a non prendere la parola per motivi di tempo. Il gesto provocò l’immediata espulsione dall’aula, ma fu il botta e risposta tra i due a rendere memorabile l’episodio. Bissoli, maestro in pensione, lo redarguì con una frase diventata leggendaria: “E domani faremo i conti.” Moretti, allontanandosi, non mancò di esprimere il proprio dissenso, trasformando l’episodio in un momento di teatrale protesta politica.

Alla seduta successiva, Moretti si presentò con una mise che rimarrà nella storia politica di Settimo: vestito da scolaretto, con grembiule nero, fiocco al collo e una cartella di Topolino sottobraccio. Il gesto, ironico e provocatorio, voleva sottolineare, con sarcasmo, la rigidità delle regole imposte e il suo rifiuto di piegarsi al silenzio. Un atto che, nel suo stile inimitabile, denunciava la necessità di un dialogo politico autentico e non ingessato dalle formalità.

 

Oltre alla sua esperienza a Settimo, Moretti ha ricoperto ruoli istituzionali anche in altri comuni del territorio. È stato assessore a Castiglione Torinese e consigliere comunale a Castelnuovo Nigra. Nel corso della sua carriera politica, ha fatto parte del consiglio d'amministrazione di Fondazione ECM a Settimo e di FinPiemonte per la Regione. Nel 2009, fu lui ad annunciare la candidatura di Patrizia Furfaro per il PDL, confermando il suo ruolo di protagonista della politica locale.

Nello Moretti lascia un vuoto nella politica settimese e piemontese, ma il suo stile unico e i suoi gesti simbolici continueranno a vivere nel ricordo di chi lo ha conosciuto e, talvolta, sfidato. Una figura capace di trascendere il ruolo politico per diventare un simbolo, tanto controverso quanto autentico, di un modo di fare politica che non temeva di sfidare le convenzioni.

Lascia la moglie Cristina, le figlie Annalisa e Gloria con il marito Luca, gli amatissimi Noemi e Jacopo, la sorella Mariarosa, il cognato Paolo con la moglie Lidia, i nipoti Silvia, Federico e Riccardo

La salma di Nello Moretti arriverà in sala consiliare alle 13 di domani, sabato 11 gennaio, per la commemorazione. Alle 15 proseguirà per il tempio crematorio di Mappano. 

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