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Cronaca

Capodanno di sangue: 72enne accoltella la vicina per l’abbaiare del cane

La vittima, 63 anni, è stata ferita al collo e all’addome ed è ricoverata in gravi condizioni

Capodanno di sangue

Capodanno di sangue: 72enne accoltella la vicina per l’abbaiare del cane (foto di repertorio)

Un uomo di 72 anni ha aggredito con un coltello una vicina di 63 anni, la sera di Capodanno, colpendola al collo e all’addome in corso Maroncelli, a Torino. Il motivo? L’abbaiare del cane della donna, che da tempo era diventato insopportabile per l’anziano. La vittima, attualmente ricoverata in condizioni gravi presso l’ospedale CTO, lotta tra la vita e la morte in terapia intensiva. L’aggressore è stato arrestato sul posto con l’accusa di tentato omicidio.

La serata del 31 dicembre, solitamente dedicata ai festeggiamenti, si è trasformata in tragedia. Gli agenti della squadra volante e i sanitari del 118 sono intervenuti rapidamente, trovando la donna gravemente ferita. L’anziano, che non ha opposto resistenza, è stato bloccato immediatamente.

Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione è stata il culmine di un conflitto latente. L’anziano, esasperato dal continuo abbaiare del cane, aveva già manifestato il suo fastidio in passato, ma nessuno avrebbe immaginato che potesse arrivare a un gesto così estremo.

Il quartiere è sconvolto. "Non avrei mai pensato che potesse fare una cosa del genere, sembrava una persona tranquilla", ha dichiarato un vicino di casa. La comunità di Mirafiori, incredula, si interroga su come sia potuta accadere una simile tragedia e riflette su come prevenire episodi analoghi.

L’aggressore è in custodia e dovrà rispondere di tentato omicidio. Il processo sarà cruciale per chiarire ulteriormente le motivazioni e le dinamiche di questo gesto violento. Intanto, i medici dell’ospedale CTO continuano a monitorare la donna, le cui condizioni restano gravi.

Questo drammatico episodio evidenzia quanto i conflitti di vicinato possano degenerare se non affrontati in modo adeguato. La vicenda di Mirafiori lascia una ferita profonda nella comunità e apre interrogativi sulla gestione del disagio e sull’importanza di trovare soluzioni pacifiche per prevenire atti di violenza.

Gli agenti della squadra volante e i sanitari del 118 sono intervenuti rapidamente, trovando la donna gravemente ferita

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