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Cronaca
06 Gennaio 2025 - 15:24
Nel cuore della notte, quando la città dovrebbe riposare, Borgo Vittoria si trova invece a fronteggiare un nemico invisibile ma devastante: il fuoco. Un gruppo di giovanissimi, definiti ormai "baby-piromani", ha trasformato le strade del quartiere in un teatro di incendi dolosi, seminando paura e sconcerto tra i residenti.
Gli episodi si susseguono con una frequenza allarmante. Prima via Breglio, poi via Campiglia, senza dimenticare corso Grosseto, dove già a Capodanno i cestini erano stati dati alle fiamme. I residenti, esasperati, hanno immortalato le immagini dei cassonetti in fiamme sui social, sperando di attirare l'attenzione delle autorità. In via Breglio, all'angolo con via Roccavione, si contano addirittura tre episodi distinti. Non solo cassonetti, ma anche un'auto è stata avvolta dalle fiamme, e un cestino attaccato a un palo ha rischiato di coinvolgere l'impalcatura di un cantiere adiacente.
La comunità di Borgo Vittoria è in allerta. Le immagini condivise sui social non sono solo un grido di aiuto, ma anche una testimonianza di una situazione che sembra sfuggire di mano.
"La situazione a Torino Nord è fuori controllo", ha dichiarato il consigliere comunale Pierlucio Firrao, esponente di Torino Bellissima.
"È necessario intervenire e lo chiederemo al sindaco, se verrà in consiglio comunale", ha aggiunto, sottolineando l'urgenza di un'azione concreta da parte delle istituzioni.
Ma chi sono questi giovani piromani? E perché si divertono a incendiare cassonetti e auto? Domande che riecheggiano tra le vie del quartiere, senza ancora una risposta chiara. È forse una forma di ribellione giovanile, un modo per attirare l'attenzione o semplicemente un atto di vandalismo fine a se stesso? Qualunque sia la motivazione, il fenomeno non può essere sottovalutato. Gli incendi non solo mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, ma rappresentano anche un costo economico e ambientale significativo.
In questo contesto, la risposta non può essere solo delle autorità. È necessaria una mobilitazione collettiva, che coinvolga residenti, istituzioni e forze dell'ordine. Solo attraverso un'azione coordinata si potrà sperare di riportare la tranquillità in un quartiere che, altrimenti, rischia di vivere in un perenne stato di allerta.
Mentre le indagini proseguono, l'appello è rivolto anche ai genitori e agli educatori.
È fondamentale sensibilizzare i giovani sui rischi e le conseguenze delle loro azioni.
Il fuoco non può diventare un gioco pericoloso nelle mani di chi ancora non ne comprende appieno la portata.
Borgo Vittoria merita di tornare a essere un luogo di serenità e sicurezza. Ma per farlo, è necessario che tutti, dai cittadini alle istituzioni, si impegnino a spegnere non solo le fiamme fisiche, ma anche quelle dell'indifferenza e della disattenzione.
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