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Cronaca

Droga nascosta nei manici delle scope: un metodo ingegnoso ma non infallibile

Due giovani nigeriani arrestati per spaccio di droga: scoperti stupefacenti nei manici delle scope.

Droga nascosta

Droga nascosta nei manici delle scope: due arresti a Torino

In un'operazione che sembra uscita direttamente da un romanzo poliziesco, la polizia di Torino ha arrestato due giovani nigeriani, un uomo e una donna di 25 anni, con l'accusa di possesso e spaccio di stupefacenti. L'operazione, condotta dagli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, ha portato alla luce un metodo ingegnoso quanto inquietante di occultamento della droga: i manici delle scope.

Tutto è iniziato con un'indagine apparentemente ordinaria nei pressi di un supermercato in via Cigna. Gli agenti avevano notato un uomo che si muoveva con sospetto su un monopattino, un dettaglio che ha acceso i riflettori su di lui. Seguendo i suoi movimenti, la polizia è riuscita a risalire all'abitazione dei due giovani, dove si è scoperto un vero e proprio nascondiglio per sostanze stupefacenti.

L'irruzione nell'appartamento ha rivelato un quadro sorprendente. Grazie al fiuto infallibile dei cani antidroga, gli agenti hanno scoperto che la droga era nascosta nei manici delle scope e nelle palette utilizzate per raccogliere l'immondizia. Un nascondiglio che, a prima vista, potrebbe sembrare insospettabile, ma che si è rivelato inefficace di fronte all'abilità investigativa delle forze dell'ordine.

Droga nascosta nei manici di scopa

Il bottino nascosto: un metodo ingegnoso ma non infallibile

Oltre agli stupefacenti, la perquisizione ha portato alla luce una somma considerevole di denaro. Gli agenti hanno trovato 2.200 euro nascosti nei cassetti dell'appartamento, mentre la giovane donna ha consegnato spontaneamente altri 4.300 euro che teneva nascosti su di sé. Un totale di 6.500 euro, che solleva interrogativi sul volume e la portata dell'attività di spaccio condotta dai due.

L'uso di oggetti di uso quotidiano per nascondere la droga non è una novità nel mondo del crimine, ma l'ingegnosità di questo metodo ha colpito anche gli investigatori più esperti. Tuttavia, come dimostra questo caso, nessun nascondiglio è perfetto. La determinazione e la competenza delle forze dell'ordine, unite alla tecnologia e all'addestramento dei cani antidroga, si sono rivelate ancora una volta strumenti efficaci nella lotta contro il traffico di stupefacenti.

Questo episodio non è solo un successo per le forze dell'ordine, ma anche un monito per la comunità. La presenza di attività illecite in zone apparentemente tranquille come quella di via Cigna ricorda a tutti noi quanto sia importante rimanere vigili e collaborare con le autorità per mantenere la sicurezza nei nostri quartieri. La lotta contro il traffico di droga è una battaglia continua, che richiede l'impegno di tutti.

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