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Cronaca

Incendio a Pont Canavese: donna intossicata, corsa contro il tempo per salvarla con i suoi gatti

Una 66enne intossicata e cinque gatti illesi: l'intervento tempestivo dei soccorsi a Pont Canavese

Incendio a Pont Canavese

Incendio a Pont Canavese: donna salvata dal garage in fiamme

Pont Canavese, un comune del Canavese, è stato teatro di un drammatico episodio nella serata di lunedì 2 dicembre 2024. Un incendio è divampato in un garage di via Orco, trasformando una serata qualunque in un incubo per una donna di 66 anni e i suoi cinque gatti. L'allarme è stato lanciato intorno alle 20, quando il fumo denso ha iniziato a fuoriuscire dal locale, attirando l'attenzione dei passanti che hanno prontamente avvisato il 112.

La macchina dei soccorsi si è messa in moto rapidamente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Ivrea, supportati dai colleghi di Cuorgnè, l'equipe medica del 118 e i carabinieri della compagnia di Ivrea. La donna, che aveva affittato il garage come dimora, è stata trovata all'interno, lievemente intossicata. Probabilmente, nel tentativo di domare le fiamme, ha inalato il fumo sprigionato dall'incendio. È stata immediatamente trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Cuorgnè per ricevere le cure necessarie.

I gatti, compagni di vita

Fortunatamente, i cinque gatti che vivevano con la donna sono rimasti illesi. Gli animali sono stati affidati temporaneamente a una signora residente nelle vicinanze, che si è offerta di prendersi cura di loro fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata. Questo gesto di solidarietà sottolinea come, anche nei momenti di crisi, la comunità sappia unirsi per offrire supporto e conforto.

L'allarme è stato lanciato intorno alle 20

Mentre la donna riceveva le cure mediche, le autorità hanno avviato gli accertamenti per stabilire le cause dell'incendio. Si ipotizza che il rogo possa essere stato innescato da un tentativo di riscaldare il garage, una pratica che, purtroppo, non è rara tra chi vive in condizioni di precarietà. La situazione della 66enne, infatti, è ora sotto l'attenzione dei servizi sociali, che si occuperanno di valutare le sue necessità e di fornirle il supporto necessario.

Questo episodio solleva interrogativi importanti sulla condizione abitativa di molte persone, costrette a vivere in spazi non idonei e a ricorrere a soluzioni di fortuna per affrontare il freddo. La storia della donna di Pont Canavese è un monito che ci invita a riflettere su quanto sia urgente e necessario garantire a tutti un'abitazione sicura e dignitosa.

La reazione della comunità di Pont Canavese è stata esemplare. La tempestività con cui i soccorsi sono stati allertati e l'aiuto offerto alla donna e ai suoi gatti dimostrano come, in situazioni di emergenza, la solidarietà possa fare la differenza. Questo episodio, seppur drammatico, ha messo in luce il valore dell'aiuto reciproco e della coesione sociale.

Mentre la donna si riprende dall'intossicazione, il suo futuro rimane incerto. I servizi sociali avranno il compito di valutare la sua situazione e di offrirle un percorso di supporto che possa garantirle una vita più sicura e serena. La speranza è che questa vicenda possa portare a una maggiore consapevolezza e a interventi concreti per prevenire situazioni simili in futuro.

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