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Cronaca

Terrore a 2.700 metri: due escursioniste bloccate sulla cima

Due donne bloccate sulla Cima Dorlier salvate nella notte. Le operazioni di soccorso sono state lunghe e complesse.

Escursioniste salvate

Terrore a 2.700 metri: due escursioniste bloccate sulla cima

In una notte che sembrava non voler finire mai, due escursioniste hanno vissuto momenti di autentico terrore, bloccate a oltre 2.700 metri di altitudine sulla Cima Dorlier. Un'avventura che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, se non fosse stato per l'intervento tempestivo e coordinato del Soccorso Alpino, affiancato dalla Guardia di Finanza e dai Vigili del Fuoco.

Le due donne, animate dal desiderio di raggiungere il Bivacco Corradini per trascorrere una notte immersa nella natura, si sono trovate a fare i conti con l'imprevedibilità della montagna. Erano circa le 20.30 quando, resesi conto di aver perso il sentiero, hanno lanciato l'allarme. La zona impervia in cui si trovavano, caratterizzata da pendii scoscesi e sentieri poco visibili, le ha intrappolate in una morsa di paura e incertezza.

La chiamata di emergenza ha messo in moto una macchina dei soccorsi che non conosce pause. I tecnici del Soccorso Alpino, insieme ai colleghi della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, si sono immediatamente attivati per raggiungere le escursioniste. Dopo un'ora di marcia, le prime squadre a terra sono riuscite a localizzarle. La situazione richiedeva un intervento alpinistico: due calate di corda sono state necessarie per riportare le donne sul sentiero sicuro.

L'importanza del soccorso alpino

Una notte da ricordare

Accompagnate dai soccorritori, le escursioniste hanno potuto finalmente riprendere il cammino verso valle. Il ritorno alle loro auto, avvenuto intorno alle 23.30, ha segnato la fine di un incubo e l'inizio di un racconto che, seppur drammatico, si è concluso con un lieto fine. La professionalità e il coraggio dei soccorritori hanno trasformato una situazione potenzialmente fatale in una storia di salvezza e speranza.

Questa vicenda ci ricorda quanto la montagna possa essere affascinante ma, al contempo, insidiosa. La bellezza dei suoi paesaggi nasconde spesso pericoli invisibili ai meno esperti. È fondamentale affrontare ogni escursione con la giusta preparazione e consapevolezza, dotandosi di strumenti adeguati e, soprattutto, rispettando i propri limiti.

L'operazione di salvataggio delle due escursioniste è un esempio lampante di come il lavoro di squadra possa fare la differenza in situazioni critiche. La sinergia tra Soccorso Alpino, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco ha permesso di superare ostacoli apparentemente insormontabili, dimostrando che l'unione delle forze è spesso la chiave per risolvere anche le situazioni più complesse.

Le due donne, una volta al sicuro, hanno espresso la loro gratitudine nei confronti dei soccorritori. Un ringraziamento che va oltre le parole, un riconoscimento del valore umano e professionale di chi, ogni giorno, mette a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. Un gesto di altruismo che merita di essere celebrato e ricordato.

La montagna è un patrimonio naturale di inestimabile valore, un luogo che offre emozioni uniche e irripetibili. Tuttavia, è essenziale avvicinarsi ad essa con rispetto e prudenza, consapevoli delle sue insidie e delle sue regole. Solo così potremo continuare a godere delle sue meraviglie in sicurezza.

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