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Cronaca
03 Novembre 2024 - 17:31
Elisoccorso (foto di repertorio)
Una tragedia si è consumata nella giornata di oggi, domenica 3 novembre 2024, sul monte Rocciamelone, una delle vette simbolo della Valle di Susa. Un escursionista italiano di 52 anni, residente a Bussoleno, è morto dopo essere precipitato per circa 400 metri dalla cima, situata a un'altitudine di 3.500 metri.
La chiamata di emergenza è stata effettuata da altri escursionisti che si trovavano nelle vicinanze e hanno assistito alla caduta. L'uomo, un alpinista esperto che indossava i ramponi, stava affrontando il percorso da solo quando l'incidente è avvenuto. Nonostante le indicazioni precise fornite dai testimoni, i soccorritori hanno incontrato difficoltà nel localizzare la vittima, che è stata trovata in un punto impervio, circa 400 metri a valle del sentiero.
Il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha inviato sul posto il Servizio Regionale di Elisoccorso con un tecnico a bordo. Purtroppo, al loro arrivo, non è stato possibile fare altro se non constatarne il decesso. La salma è stata successivamente recuperata e trasportata all'obitorio dell'ospedale di Susa con il supporto dei militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Bardonecchia, che ora procedono con le indagini sull'accaduto.
La vetta del Rocciamelone è raggiungibile solo a piedi, e l'ultimo tratto è particolarmente impegnativo, con rocce e corde fisse per facilitare l'ascesa. Negli ultimi giorni, la montagna è stata coperta da alcuni centimetri di neve, rendendo il percorso ancora più insidioso.
“Il Rocciamelone è in condizioni invernali, continuiamo a scriverlo a chi ci contatta in questo periodo... Purtroppo però la prudenza non basta mai", hanno dichiarato i gestori del rifugio Ca' d'Asti in un post su Facebook.
Nella stessa mattinata, dal versante di Usseglio, l'elicottero Drago del reparto volo dei Vigili del Fuoco ha soccorso tre escursionisti in difficoltà, che non disponevano di abbigliamento e attrezzature adeguate. Fortunatamente, in quel caso, l'operazione si è conclusa senza vittime.
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La squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha lavorato a lungo per assistere anche la comitiva che ha dato l'allarme. Dopo aver assistito alla caduta, il gruppo si è rifugiato al Ca' d'Asti, dove i finanzieri hanno chiesto loro di rimanere a disposizione come testimoni. A causa delle prolungate operazioni e dell'approssimarsi del buio, il gruppo ha richiesto supporto per il rientro. Una squadra di soccorritori è stata elitrasportata nei pressi per accompagnarli a piedi fino alle loro auto.
L'incidente odierno è un tragico promemoria delle difficoltà e dei pericoli che l’ambiente montano comporta, soprattutto in condizioni meteorologiche avverse.
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