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Cronaca

Auto incendiata a Chivasso, donna accusa: "È stato il mio ex marito"

Minacce e atti persecutori, la donna chiede giustizia. Ma nessun provvedimento restrittivo è stato sinora preso nei confronti dell'uomo

Chivasso

L'auto data alle fiamme a Chivasso

L'ultimo episodio è l'incendio che ha avvolto l'auto, una Fiat Tipo, intestata al nuovo compagno di Maria (nome di fantasia), parcheggiata in una zona residenziale a nord di Chivasso. Accanto alla vettura è stata trovata una bottiglietta, ora sottoposta ad analisi da parte del Ris di Parma. Al momento, la denuncia è a carico di ignoti.

Questo è solo l'ultimo capitolo di una lunga serie di episodi che stanno tormentando la vita di Maria, una donna di 63 anni, vittima da mesi di minacce e atti persecutori da parte dell'ex marito. La situazione è configurata come un caso di stalking, e sulla scrivania della Pm Elena Parato, presso la Procura di Ivrea, c'è un fascicolo aperto a seguito della denuncia presentata dalla donna lo scorso luglio. Tale denuncia è stata poi integrata ad agosto, quando nuovi elementi sono emersi. A seguito della denuncia, è stato attivato il codice rosso, il protocollo d'urgenza previsto per le vittime di violenza domestica e stalking. Tuttavia, ad oggi non è stato emesso alcun provvedimento restrittivo nei confronti dell'uomo.

L'auto data alle fiamme

«Non ho più voglia di vivere. La notte non riesco più a dormire dall'ansia» confessa Maria, visibilmente provata dalle vicende. La donna, madre di due figli ormai adulti, racconta di essere stata costretta a lasciare la città per trasferirsi altrove, nel timore che il suo ex marito possa farle del male. «Sono stata costretta a fuggire, a cambiare vita, perché non mi sento più al sicuro» aggiunge, riferendosi all'episodio di sabato notte, quando l’auto del suo compagno è stata incendiata sotto casa. Le fiamme hanno danneggiato la parte posteriore della vettura, e anche se nessuno ha visto l'autore del gesto, Maria non ha dubbi: «È stato il mio ex marito».

L'incubo di Maria è iniziato circa nove mesi fa, quando il suo ex marito, da cui si era separata otto anni prima, ha scoperto la sua nuova relazione. Da quel momento, le minacce e le persecuzioni sono diventate sempre più frequenti e violente. «Il mio compagno ha dovuto cambiare ben sedici volte i copertoni della macchina perché li trovava sempre tagliati» spiega, ricordando i continui danni subiti.

Oltre ai danni materiali, le minacce verbali e gli insulti scritti sono diventati una costante. Biglietti offensivi, pieni di rabbia, vengono lasciati sul davanzale della casa del nuovo compagno di Maria, tutti indirizzati a lei e alla sua relazione. Uno di questi, scritto a pennarello su un pezzo di cartone lasciato sulla persiana, conteneva insulti pesanti: «Sei una psicopatica di merda e una puttana di merda. Lasci uno e metti l’altro a casa tua, un tappo di merda. Grazie per le scopate che mi hai regalato».

In un altro messaggio, rivolto direttamente al nuovo compagno di Maria, si leggeva: «Ciao stronzo, ti raccomando scopala bene la tua puttana. Quei poveri morti di fame». Parole colme di odio e disprezzo, che confermano il clima di tensione in cui la donna è costretta a vivere.

Nel frattempo, le indagini della procura proseguono, ma Maria continua a vivere nel terrore, chiedendo giustizia e protezione.

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