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Cronaca

Ragazza di 14 anni riceve sul cellulare dei messaggi di propaganda jihadista

Nel testo dei messaggi l'invito a unirsi a un "reclutamento" cliccando su un link. Il tutto, in cambio di denaro

Ragazza di 14 anni riceve sul cellulare dei messaggi di propaganda jihadista

Una 14enne ciriacese ha ricevuto dei messaggi sul cellulare “in stile” reclutamento jihadista? 

È questa la storia che è arrivata negli scorsi giorni dalla caserma dei carabinieri di Ciriè, dove il papà della ragazza si è recato per denunciare quanto accaduto alla giovane, in procinto di partire per un viaggio di studio negli Stati Uniti. 

La 14enne, stando a quanto detto alle forze dell’ordine, avrebbe ricevuto sul cellulare (via whatsapp) due messaggi: uno in italiano, proveniente dal Veneto e intestato a un'utenza di un cittadino originario del Pakistan e l’altro, praticamente con lo stesso significato, ma in lingua araba e spedito dallo Yemen. 

Il testo “dei whatsapp” esortava il destinatario, in questo caso la giovane ciriacese, ad aderire a un non meglio identificato reclutamento cliccando su un link allegato al testo e, ovviamente, promettendo in cambio denaro. 

La 14enne, mantenendo il sangue freddo e la lucidità nonostante fosse scossa dopo la ricezione di questi messaggi, non ha cliccato su nessun link, ma ha immediatamente chiamato il papà e gli ha inviato gli screenshot dei testi. L’uomo, poi, si è subito recato alle forze dell’ordine per segnalare quanto accaduto; la denuncia è successivamente stata inoltrata alle sezioni antiterrorismo dei carabinieri, primo fra tutti il ROS.

Le forze dell’ordine, al momento, sono al lavoro per cercare di capire se si tratti o meno di un tentativo di reclutamento all’interno di cellule estremiste di matrice islamica o se sia stato solamente  un tentativo di truffa, metodo tramite il quale, comunque, i gruppi jihadisti potrebbero finanziarsi. 

Un fatto, quello accaduto negli scorsi a Ciriè, che va comunque preso “con le pinze”, visto che qualche messaggio non indica per forza che sia presente una recrudescenza in stile jihadista per quanto, e qui lo sottolineiamo, il nostro territorio non sia estraneo a fatti analoghi. Ricordiamo, nel maggio di quest’anno, l’arresto di Halili Elmahdi, autore dei testi di propaganda estremista islamica e residente a Lanzo Torinese. 

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