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Cronaca

Ennesimo assalto a un Bancomat in Canavese: i ladri fanno saltare in aria lo sportello

L'entità del danno è ancora da quantificare

Ennesimo assalto a un Bancomat in Canavese: i ladri fanno saltare in aria lo sportello

Ennesimo assalto a un bancomat del Canavese: i ladri sono entrati in azione questa notte, alle prime ore di mercoledì 3 luglio, facendo saltare in aria lo sportello di via Drovetti a Barbania. Un botto e poi il fumo, con i contanti che sono stati asportati nel giro di pochissimo tempo. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine, anche se la somma che è stata trafugata è ancora da quantificare. 

Quello di stanotte, comunque, non è stato l’unico colpo portato a termine: a Piossasco, nel Torinese, i delinquenti sono entrati in azione (non si sa se sia la stessa banda del Canavese o meno) attaccando la Cassa di Risparmio di Savigliano, situata in via Pinerolo. I ladri hanno fatto saltare in aria il bancomat e poi sono fuggiti a bordo di una macchina di grossa cilindrata. Anche in questo caso, l’entità del danno è ancora da calcolare. 

Gli attacchi agli sportelli sono tristemente in aumento su tutto il territorio: nemmeno un mese fa una banda era entrata in azione allo sportello automatico della Banca di Asti in via Giannone a Settimo Torinese, con un’esplosione che aveva svegliato tutto il vicinato. Sempre nella stessa sera, poi, era andato in scena anche un altro colpo, forse il più grave, a San Maurizio Canavese, dove dall’ufficio postale di via Paolo Tesio erano stati asportati ben 90mila euro. I ladri avevano fatto esplodere la macchinetta e portato via i contanti: un’operazione che, in questo caso, non era durata più di 10 minuti. 

Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso e, al momento, non si sa che i colpi di queste bande siano collegati fra di loro oppure no, ma ad accomunare tutti questi furti è il metodo utilizzato, definito “tecnica della marmotta”. Perché proprio questo nome? Si ipotizza che il termine sia stato adottato perché la bomba che viene utilizzata per far saltare in aria gli sportelli emette, prima di esplodere, un “fischio” simile al verso che fa, appunto, la marmotta. 

L'esterno dello sportello di Barbania, transennato dopo l'esplosione

La marmotta in questione sarebbe un oggetto di metallo con un contenitore a forma di cono, che può contenere anche mezzo chilo di polvere da sparo. All’estremità opposta del marchingegno si trova la miccia: una volta che l’oggetto viene inserito all’interno della fessura del Bancomat o dello sportello preso di mira, i ladri non devono fare altro che accendere la miccia, mettersi al riparo e poi uscire per prelevare i contanti. 

Sulla questione è anche intervenuta l’ex consigliera di maggioranza barbaniese Gloria Maggioni, che via social ha commentato: “Continuano a saltare in aria i bancomat in tutto il Canavese. La banda sta colpendo a ripetizione in tutta la provincia di Torino. L’ultimo assalto, in ordine di tempo, alle poste di Barbania, nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 luglio: erano circa le 3 di notte ed i malviventi hanno sono entrati in azione con la tecnica della «marmotta» e dopo aver saturato di gas il vano dello sportello automatico hanno innescato l’esplosione. Almeno 4 i componenti della banda con auto risultata rubata. Le indagini sono in mano ai carabinieri di Venaria. Che spavento”.

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