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Ribordone
08 Febbraio 2024 - 10:23
Nessuno si è accorto dell'azione vandalica ai danni della mucca simbolo del paese di Ribordone
Pochi mesi ed è già stata fatta a pezzi: non ha avuto vita lunga la “scultura” in legno collocata la scorsa estate in Località Boscalera a Ribordone ed ispirata ad una mucca. Nottetempo qualcuno si è recato sul posto munito di motosega e con coscienziosa precisione l’ha fatta a pezzi.
Non era certa un’opera d’arte quella che è andata distrutta – e sembra che saranno in pochi a rimpiangerla - però c’è modo e modo di contestare una scelta: quelli legali e quelli da giustizieri.
Cos’era questa mucca? Una “scultura” di grandi dimensioni (5 metri di lunghezza per 2 di altezza) piazzata su un poggio, sul lato della strada opposto a quello in cui sorge un edificio di proprietà comunale, a poco più di un chilometro dal Santuario di Prascondù; salendo da Talosio si trovava sulla sinistra. L’impatto visivo era davvero notevole, la valenza artistica alquanto discutibile.
La mucca di Ribordone com'era
Era costituita da un intreccio di grandi tronchi chiari a rappresentare il corpo dell’animale e da una testa altrettanto gigantesca, che da lontano ricordava più la libera interpretazione del capo di un dinosauro che quello di un pacifico bovino di montagna. Ad eseguirla era stato il titolare di un’azienda forestale con sede proprio a Ribordone. Ad occhio si direbbe che si fosse ispirato all’arte povera o a quella concettuale.
L’idea in realtà era buona: rappresentare l’animale che per secoli era stato al centro della vita economica della vallata e dei suoi abitanti. Spiega il sindaco Guido Bellardo Gioli: “Era stata pensata in modo collettivo ed un privato si era offerto di realizzarla, fornendo i tronchi e trasportandoli sul posto: un bell’impegno, anche perché difficili da maneggiare”.
Sul risultato non si sbilancia però ammette: “Certo non era un’opera di Leonardo da Vinci, era molto stilizzata e non a tutti piaceva, tanto che avevamo pensato di coprire l’intelaiatura con un tessuto marrone e bianco che richiamasse il mantello delle nostre mucche. Non abbiamo fatto in tempo”. Con ironia commenta: “Ha avuto un infarto da motosega!”.
La mucca di Ribordone com'è stata ridotta
Quando il fattaccio sia avvenuto sarà difficile saperlo di preciso, vista la frequentazione tutt’altro che intensa del luogo in questo periodo dell’anno. “Venerdì della scorsa settimana – spiega il primo cittadino – un ragazzo mi ha chiesto cosa fosse capitato alla mucca ma sembra che già da martedì qualcuno avesse notato che non la si vedeva più. Abbiamo controllato e martedì 6 febbraio ho sporto denuncia ai Carabinieri di Locana. Probabilmente sarà successo nella notte della domenica o del lunedì: penso alla notte perché durante il giorno qualcuno se ne sarebbe potuto accorgere”. La sua opinione è che l’autore del gesto non fosse del tutto sobrio. Sul fatto in sé dice: “Un po’ dispiaciuti e delusi certo lo siamo. Era un’opera della quale si poteva discutere, sulla quale esprimere commenti; non un’opera da distruggere in questo modo”.
Che la mucca non avesse incontrato molto favore lo si nota dai commenti uditi in proposito, tra i quali figura l’aggettivo “orrenda”. Accade non di rado che, nell’intento in sé lodevole di esaltare il carattere di un luogo, si finisca per deturparlo anziché valorizzarlo. Come sempre però quando qualcuno decide di agire da solo e nell’ombra invece di esprimere il proprio dissenso in modo aperto e civile, finisce per trasformare un oggetto mal tollerato in una vittima del vandalismo.
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