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Expocasa 2025: ResinGlass presenta la finestra che protegge casa e persona

La sicurezza entra nel linguaggio del design: una finestra che isola, avverte e comunica

Ieri, martedì 7 ottobre 2025, all’interno di Expocasa a Torino, è stato presentato al pubblico ResinGlass Alarm, la prima finestra italiana con allarme integrato. Un’invenzione che sembra uscita da un romanzo di fantascienza e invece è qui, reale, tangibile, in esposizione alla Sala Voci d’Interni del Lingotto. Non un accessorio, ma una rivoluzione: un serramento che isola, risparmia energia e avverte al minimo tentativo d’intrusione.

Expocasa, giunta alla 62ª edizione, è ormai molto più di una fiera del mobile. È un osservatorio delle trasformazioni dell’abitare. Qui si parla di sostenibilità, domotica, materiali compositi e, sempre più spesso, di sicurezza. È il termometro di un Paese in cui il design non serve più solo a “decorare”, ma a proteggere e semplificare la vita quotidiana.

Nel pomeriggio, ResinGlass ha mostrato in anteprima il suo brevetto italiano per la sicurezza domestica. Il pubblico ha ascoltato e toccato con mano un prototipo funzionante. La dimostrazione è durata un’ora: un tempo breve, ma sufficiente a far capire che il mercato dei serramenti sta per cambiare pelle.

La presentazione di ResinGlass Alarm

ResinGlass Alarm è una finestra in fibra composita, materiale leggero e resistente, privo di armature ferrose e quindi perfettamente compatibile con i segnali radio. Dentro l’anta, completamente invisibile, è integrato un sensore wireless capace di percepire vibrazioni e tentativi di forzatura. Nessun filo, nessun impiantista: il dispositivo comunica in radiofrequenza a circuito chiuso, anche in assenza di connessione Internet.

In caso di intrusione, la finestra invia un allarme digitale al telefono del proprietario. L’app dedicata, “ResinGlass Alarm”, segnala la stanza sotto attacco, attiva la sirena e invia automaticamente un messaggio di emergenza ai familiari collegati. Il tutto in tempo reale, anche se il telefono è in modalità silenziosa. Non solo: la stessa app dispone di una funzione SOS che consente di inviare un segnale d’aiuto in caso di malessere o pericolo immediato.

Il sistema funziona anche senza corrente elettrica, grazie a una batteria tampone integrata. In altre parole, è sempre operativo. Non serve un tecnico specializzato per l’installazione: basta posizionare il sensore sull’infisso, scansionare il QR code con lo smartphone e sincronizzarlo con la centrale wireless. Un procedimento che dura pochi minuti, ma cambia completamente il concetto di sicurezza domestica.

Durante la presentazione, i rappresentanti dell’azienda hanno insistito su un punto: “la sicurezza non è più un optional”. Fino a oggi, chi voleva proteggersi doveva ricorrere a sistemi esterni, impianti complessi, antifurti a muro. Oggi, il dispositivo di difesa è già dentro la finestra, integrato, invisibile. È questo il senso della novità: la tecnologia che scompare alla vista, ma resta vigile.

ResinGlass, nata nel settore dei serramenti di fascia alta, ha scelto di presentare il brevetto a Expocasa Torino, non in un contesto strettamente tecnico o industriale. Una scelta di comunicazione precisa: portare la sicurezza nel linguaggio del design. Il messaggio è chiaro — il comfort e la bellezza non bastano più. Una casa moderna deve anche sapere reagire.

Il dispositivo è stato mostrato in funzione: tentativi di vibrazione, pressione o apertura attivano un segnale immediato alla centrale. Sullo schermo, la notifica compare con la stanza precisa — “finestra cucina”, “portoncino ingresso”. L’utente riceve il messaggio sul telefono, e in parallelo parte un avviso acustico che bypassa la modalità silenziosa del dispositivo. Un dettaglio tutt’altro che marginale: in caso di emergenza, anche un telefono “muto” si fa sentire.

La filosofia del prodotto si riassume in due parole: prevenire, non reagire. Il sensore agisce prima che l’infisso venga aperto, intercettando la deformazione della struttura. Non si limita a rilevare l’intrusione: la anticipa. È un cambio di paradigma, soprattutto per chi considera l’allarme un dispositivo di secondo livello, da attivare “dopo”.

Sul piano tecnico, il sistema si fonda su una tecnologia oscillometrica wireless, già sperimentata in ambito aeronautico, adattata ora ai serramenti civili. Il tutto senza elementi metallici interni che disturbino il segnale. Un vantaggio non solo funzionale ma anche ecologico: i profili in resina strutturale di Resinglass contengono fino al 40% di materiale riciclato e riducono le emissioni di CO₂ dell’88% rispetto al PVC tradizionale.

Questa componente “green” è stata molto sottolineata durante la presentazione, perché colloca l’azienda nella filiera della economia circolare. Un infisso che dura nel tempo, riduce sprechi e integra un sistema di sicurezza a batteria ricaricabile: non solo sostenibilità ambientale, ma anche culturale.

Il pubblico di Expocasa, abituato a vedere finestre, porte e pareti come elementi estetici, ha reagito con curiosità.

Ma la vera novità non è tecnica. È concettuale. L’idea che una finestra “ascolti” il mondo esterno e risponda, non solo per garantire il comfort termico ma anche la sicurezza, è una mutazione del linguaggio dell’abitare. Non più muri che separano, ma superfici che dialogano. Non più case passive, ma organismi sensibili.

In un Paese dove il 70% del patrimonio edilizio è stato costruito prima del 1990, la sfida è proprio questa: rendere intelligente ciò che intelligente non è mai stato. ResinGlass propone un tassello di questa trasformazione. E sceglie di farlo da Torino, città che da sempre mescola ingegneria e design, industria e bellezza.

ResinGlass punta a creare una rete di partner formati e certificati, con un sistema di assistenza tecnica e marketing dedicato. Non solo un prodotto, dunque, ma un modello di business.

La presentazione si è chiusa con una frase che sintetizza l’intera filosofia del progetto: “Tecnologia invisibile, protezione totale.” E in quella formula c’è tutta la logica di un tempo che cambia: la sicurezza non si mostra, si sente.

Per ResinGlass Alarm, Expocasa è stato un battesimo di fuoco e insieme una dichiarazione d’intenti. Portare la sicurezza fuori dal gergo tecnico e dentro il linguaggio dell’arredo significa accettare la sfida culturale di unire funzione e bellezza, innovazione e fiducia.

Non è solo un brevetto, è un’idea che mette in discussione un’abitudine: quella di pensare la casa come rifugio passivo. Invece, come diceva uno dei progettisti al termine della conferenza, “la casa deve cominciare a difendere chi la abita”.

E chissà che, un giorno, non ci si trovi a parlare di finestre come si parla oggi di smartphone: strumenti indispensabili, intelligenti, aggiornabili. Perché se la tecnologia può diventare invisibile, allora può diventare anche umana.

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