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Il jet precipitato

Il tragico precedente di Quarantelli, il top gun morto a 58 anni che evitò una strage

A lui hanno dedicato vie a Caselle, San Maurizio Canavese e nella sua città natale di Velletri

Caselle

Il monumento dedicato a Quarantelli a Collegno

La tragedia che si è consumata ieri a Caselle Torinese, con una Freccia Tricolore che è precipitata in fase di decollo e i rottami che hanno travolto un’auto in transito con la famiglia Origliasso a bordo, ha riportato alla memoria gli ultimi incidenti aerei che hanno avuto come sfondo lo scalo torinese. 

Il più noto è quello dell’Antonov russo, precipitato nel 1996.

Ma c’è un’altra storia che da queste parti tutti ricordano bene.

E’ quella dell’aviatore e pilota collaudatore Manlio Quarantelli.  

Manlio Quarantelli è morto all'età di 58 anni

Era il 15 maggio 1984 quando Quarantelli iniziò il programma di collaudo dell'aereo AMX International AMX, costruito nell'ambito di un progetto di collaborazione tra le italiane Aeritalia, Aermacchi e la brasiliana Embraer.

Al quinto volo di collaudo, il pilota si alzò con il primo prototipo di AMX A-1, lo A.01 destinato alla Força Aérea Brasileira, ma provvisoriamente immatricolato con matricola sperimentale italiana MM X594.

In prossimità dell'atterraggio all'Aeroporto di Caselle, alle ore 9.53 del 1º giugno, l'aereo perse improvvisamente quota a causa di un'avaria al motore. 

Quarantelli a quel punto avrebbe potuto azionare l'espulsore del proprio sedile e lasciare andare l'aereo al suo destino, salvandosi la vita, invece pensò alle persone che in quel momento si trovano nell'area di un probabile impatto dell'aereo, se fosse stato lasciato a sé stesso. 

Stava sorvolando la Tangenziale di Torino e le case dell'abitato di Caselle. 

Il collaudatore decise così di restare ai comandi dell'aereo e riuscì a dirigerlo in una zona dove non mise a rischio la vita altrui. 

Tentò un atterraggio di fortuna in un prato, ma l'impatto a terra fu violento.

Il prototipo strisciò sul terreno per duecento metri prima di fermarsi e solo allora Quarantelli azionò il seggiolino eiettabile, perché si sta sviluppando un incendio. Il pilota venne soccorso e portato in elicottero al CTO di Torino in condizioni ritenute serie. Presentava infatti ustionicontusioni e fratture vertebrali con compressione al midollo spinale. Tra i medici c'era fiducia per la sua vita.

Agli inizi di luglio però, a causa di complicazioni, Quarantelli venne trasferito al Policlinico di Milano. 

Le sue condizioni peggiorarono progressivamente, fino al 19 agosto, giorno del suo 58º compleanno, quando morì, lasciando la moglie Titti e i figli Marco, Marcello e Mariella.

A Manlio Quarantelli sono dedicate vie nelle città di Caselle TorineseSan Maurizio Canavese e Velletri, sua città natale.

Nel giugno del 2009 il comune di Collegno ha dedicato al pilota un monumento aeronautico costituito da un AMX dipinto con la livrea del prototipo al momento dell'incidente, inserito in una rotonda spartitraffico.

A lui è stato dedicato il 18º corso della Scuola Militare Teuliè di Milano (2013-2016).

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