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La tragedia di Caselle

La maledizione di San Francesco al Campo: 27 anni fa un altro incidente

Nel giorno del dolore per la tragedia di Caselle, la mente non può non tornare all'Antonov precipitato nel 1996

La maledizione di San Francesco al Campo: 27 anni fa un altro incidente

L'incidente dell'Antonov dell'ottobre 1996

Nel giorno del dolore per la tragedia di Caselle, dove un jet delle Frecce Tricolori si è schiantato al suolo in fase di decollo travolgendo un’auto con una famiglia a bordo, la mente non può non ricorrere ad un altro grave incidente aereo che ha avuto come teatro lo scalo torinese. 

Era l’ottobre del 1996.

Un cargo Antonov An-24 precipitò pochi metri dopo la fine della pista di Torino-Caselle. 

Quattro le vittime: il navigatore Oleg Pripouskov, il copilota Alexandre Ougrumov e i coniugi Fiorentino Martinetto e Maria Perucca, rimasti sotto le macerie della loro cascina a San Francesco al Campo. 

L'Antonov, della compagnia Aeroflot, che all'epoca era il più grande cargo al mondo, era decollato da Mosca diretto in Brunei dove avrebbe dovuto consegnare auto di lusso al sultano. 

Doveva atterrare a Caselle per caricare i veicoli ma la manovra fallì per un errore umano: il pilota non aveva tenuto conto che la pista di Caselle in quel periodo era più corta per dei lavori di manutenzione, cercò di far riprendere quota al velivolo ma - come avrebbe poi appurato l'inchiesta della Procura di Ivrea - non disattivò gli inversori di spinta. 

L'aereo, dopo avere danneggiato una casa con l'ala sinistra, finì la sua corsa sulla cascina di San Francesco al Campo.

A bordo c'erano 23 persone: 8 rimasero illesi, altri 13 feriti - il più grave subì l'amputazione di un piede - due morirono. Ferita anche una parente dei coniugi Martinetto. Nel giugno del 1998 il pilota Alexei Borodaj ha patteggiato una pena di due anni di carcere con la condizionale.

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