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Strage di Brandizzo
08 Settembre 2023 - 22:47
La stazione ferroviaria di Brandizzo teatro della tragedia
Alla stazione di Brandizzo, nel Torinese, teatro della morte di cinque operai al lavoro sui binari, travolti da un treno, è andata oggi la commissione parlamentare sulle condizioni del lavoro.
Per dare giustizia a Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorbillo, Giuseppe Lombardo e Giuseppe Aversa, ma anche per verificare le condizioni di sicurezza generali, le procedure, subappalti compresi. L'altro fronte, quello giudiziario, ha visto arrivare in Procura a Ivrea nel pomeriggio Francisco Martinez, 22 anni, collega della Sigifer e amico di Kevin.
"Quattro mesi fa a Chivasso ho rischiato di morire come Kevin. Se un collega non mi avesse afferrato per la maglietta tirandomi via dal treno, non sarei qui a raccontare" aveva già detto alla stampa il giorno prima e ora è diventato un testimone.
Dai magistrati altri saranno sentiti nei prossimi giorni.
Con lui aveva parlato anche un altro collega e amico, Giuseppe Cisternino: "Ci mandano sui binari come se fosse un parco giochi, quella sera avrei dovuto lavorare con loro".
La commissione arrivata a Brandizzo, guidata dalla presidente Chiara Gribaudo, parlamentare Pd, ha incontrato i sindacati e gli amministratori locali per cominciare a fare luce sull'incidente ferroviario. "E' stato un incontro estremamente interessante anche perché iniziano a emergere in maniera riservata alcuni aspetti - ha spiegato Chiara Gribaudo -. Abbiamo dato il via all'inchiesta, alcuni di questi interlocutori verranno risentiti in audizione in Commissione".
"Quello che emerge con forza - ha sottolineato Gribaudo - è la necessità di fare realmente giustizia per questi cinque morti".
Al vertice in Comune ha partecipato il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni.
Al tavolo con la Commissione c'erano anche Cgil, Cisl e Uil, che hanno evidenziato la situazione legata ai subappalti, appunto. Rfi ha infatti commissionato i lavori di manutenzione a una ditta con sede all'estero che a sua volta a subappaltato alla Sigifer, la ditta di Borgo Vercelli, dov'erano assunte le cinque vittime.
"Abbiamo detto che i subappalti non sono tollerabili, perché l'impresa appaltatrice non è responsabile del subappalto, mentre il committente è responsabile dell'appalto ma non del subappalto" ha detto il segretario regionale Cgil, Giorgio Airaudo.
Il segretario regionale della Uil in Piemonte, Gianni Cortese, chiede di escludere dagli appalti pubblici le aziende che trasgrediscono le norme relative alla sicurezza sul lavoro, premiando invece quelle che le rispettano con incentivi.
La stazione ferroviaria di Brandizzo
"Dal lavoro della Commissione, unito a quello che sta facendo la magistratura deve uscire una fotografia precisa delle responsabilità che hanno portato alla morte di cinque operai sui binari ferroviari a Brandizzo", ha spiegato il segretario della Cisl piemontese Luca Caretti.
A Vercelli, dove vivevano quattro delle vittime, per lunedì sera l'arcivescovo Marco Arnolfo ha organizzato una veglia di preghiera e di testimonianza. Quella per Kevin prosegue da giorni e giorni sotto casa con il pellegrinaggio degli amici, anche di notte.
"Non sappiamo ancora nulla - racconta lo zio Giovanni Caporalello, insieme al padre del ragazzo morto, che rimane in silenzio -, nemmeno quando ci riconsegneranno la salma".
"L'incontro è andato bene: apprezziamo la disponibilità della Commissione a vedere il luogo dove è successa questa tragedia e a incontrare le parti sociali. Questo appuntamento per loro è stato importante, perché hanno capito veramente molto".
Paolo Bodoni sindaco di Brandizzo
Così il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, dopo il vertice in Comune con il quale la Commissione parlamentare di indagine sulle condizioni del lavoro, presieduta da Chiara Gribaudo, ha avviato la sua attività per accertare quanto accaduto nell'incidente costato la vita a cinque operai.
"Io stesso - ha sottolineato il sindaco - ho capito cose delle quali non ero assolutamente a conoscenza su come sono strutturati gli appalti e i subappalti in Italia. Per parte mia, ho fatto presente che non devono spegnere i fari su questa vicenda, soprattutto dal punto di vista delle cinque famiglie che sono state gettate nella disperazione".
I telefoni cellulari di due delle cinque vittime dell'incidente di Brandizzo sono tra gli elementi che verranno presi in esame dalla Procura di Ivrea per valutare perché un treno li ha travolti e uccisi mentre lavoravano.
Le cinque vittime della strage
I telefonini sono quelli di Giuseppe Aversa, 49 anni, e di Giuseppe Lombardo, 52 anni.
Tra il materiale sequestrato per il fascicolo seguito dalle pm Giulia Nicodemi e Valentina Bossi, ci sono inoltre i tablet del macchinista, Marcello Pugliese, 52 anni, e dell'altra persona che era con lui nella cabina di guida, Francesco Gioffrè, 29 anni. Da estrarre anche i dati delle due scatole nere del treno.
Per analizzare il materiale la Procura nominerà un consulente tecnico e agli accertamenti potranno partecipare gli indagati, che al momento restano due, il tecnico Rfi, Antonio Massa, 48 anni, e il caposquadra della Sigifer, Andrea Girardin Gibin, 53 anni, insieme ai loro legali e ai familiari delle vittime con eventuali consulenti propri.
Il gruppo Fs, d'intesa con le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie, avvierà nel corso della prossima settimana tra le colleghe e i colleghi, attraverso l'intranet aziendale, una raccolta fondi a favore dei familiari delle vittime dell'incidente di Brandizzo.
Il gruppo, nell'esprimere vicinanza e sostegno alle famiglie, devolverà all'iniziativa una somma equivalente a quella che verrà raccolta con i contributi dei dipendenti.
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