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Strage di Brandizzo

"Quattro mesi fa a Chivasso ho rischiato di morire anche io sotto un treno"

Colleghi in Sigifer, amici di Kevin Laganà, raccontano in che condizioni devono lavorare

Chivasso

La stazione ferroviaria di Chivasso

"Quattro mesi fa a Chivasso ho rischiato di morire come Kevin. Se un collega non mi avesse afferrato per la maglietta tirandomi via dal treno, non sarei qui a raccontare".

La voce è di Francisco Martinez, che con l'amico e collega Giuseppe Cisternino ha detto al Tg1- in un'intervista ripresa dalla stampa - come quella di scendere sui binari senza nulla osta fosse una prassi, non un caso.

A volte Italo e Frecciarossa ci passavano a cinque centimetri...

Entrambi sono giovani amici e colleghi della Sigifer, la stessa ditta di Borgo Vercelli per cui lavorava Kevin Laganà, una delle cinque vittime dell'incidente della scorsa settimana a Brandizzo.

"Ci mandano sui binari come se fosse un parco giochi - ha detto Cisternino - quella sera avrei dovuto lavorare con loro. Non è arrivata la chiamata e sono salvo. Devo avere un angelo che mi veglia. Forse se fossi stato lì avrei visto il treno e avrei potuto avvisare, ma se non se ne sono accorti in cinque magari sarei morto pure io. Lavorare senza che fosse arrivata l'autorizzazione per l'interruzione del servizio capitava molte volte. A volte Italo e Frecciarossa ci passavano a cinque centimetri".

"Nemmeno potevamo stare su quei binari perché non avevamo ancora le mansioni" aggiungono insieme.

Dei tecnici Rfi Cisternino poi racconta: "Molte volte poi sparivano. Andavano sul furgone senza occuparsi di noi, che molte volte non sapevamo dove fossero. Non c'era sicurezza. Questo mestiere non lo farò più".

Tutte parole dette a giornalisti e non ai magistrati. Almeno non ancora.

Intanto  questa mattina c'è stato un sopralluogo a Brandizzo della commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni e le morti sul lavoro.

Alla missione hanno partecipato la presidente Chiara Gribaudo (Pd), Valentina Barzotti (M5s), Marcello Coppo (FdI), Andrea Giaccone (Lega), e Aboubakar Soumahoro.

"L'obiettivo è avviare un'indagine (perché anche la commissione ha poteri ispettivi, naturalmente differenti da quelli della magistratura) - dice all'ANSA Gribaudo - e dare un contributo per debellare una piaga, quella delle morti sul lavoro, che è un oltraggio alla convivenza civile nel Paese come ha detto il presidente Mattarella".

"Evidentemente - secondo Gribaudo - c'è qualcosa che non funziona anche nei grandi cantieri pubblici e nelle grandi infrastrutture e credo sia giusto approfondire le cose che non vanno. Evidentemente - aggiunge - oltre ai possibili errori umani, c'è un tema più profondo e strutturale".

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