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Assassinio in Toscana

Il bambino di 2 anni lo ha ucciso la madre. Arrestata a Torino

Secondo una ricerca in Italia nell'ultimo ventennio oltre 480 bimbi sono morti ammazzati dai genitori

Il bambino di 2 anni lo ha ucciso la madre. Arrestata a Torino

E' stato un omicidio premeditato e non una caduta accidentale da uno scivolo ai giardini - come aveva raccontato la madre - la causa della morte di Marcus, 2 anni e mezzo, deceduto il 17 agosto scorso all'ospedale di Livorno.

Morì mentre era in vacanza con lei, poche ore prima che la donna lo dovesse riconsegnare al padre, affidatario esclusivo del bambino.

Squadra mobile, procura e gip di Livorno hanno stabilito che il racconto della donna al pronto soccorso sull'incidente in un giardino pubblico a Tirrenia (Pisa) fu falso e credono invece che la madre abbia ucciso il figlio. Il gip l'ha fatta arrestare con ordinanza di custodia cautelare in carcere.

La donna, 38 anni, dominicana, è stata fermata dalla polizia a Torino, dove vive. Ora è nel penitenziario di Pisa a disposizione dell'autorità giudiziaria in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

La notte del 17 agosto la madre si era presentata al pronto soccorso di Livorno parlando di un malessere del figlio come conseguenza di una doppia caduta allo scivolo di un giardino pubblico di Tirrenia (Pisa), fatto risalente al pomeriggio del 16. Nelle ore successive le cronache parlarono di disperata corsa in ospedale della donna per salvare il figlioletto. Ma poi l'esame delle immagini delle telecamere avrebbero inquadrato diversamente la situazione.

Il pomeriggio precedente la 38enne è vista dagli obbiettivi mentre col figlio entra in un condominio nel rione di borgo Cappuccini, il palazzo dove alloggiavano. Il bimbo la seguiva a piedi, camminava.

Poi, dopo oltre 11 ore la donna esce con Marcus tenuto in braccio, probabilmente era già morto se non in agonia. L'ipotesi degli investigatori è che il decesso sia da attribuire a un'azione volontaria, forse per una caduta causata da uno dei piani alti del condominio. Nello stabile la Scientifica ha repertato campioni da sottoporre a esami di laboratorio.

Anche l'autopsia incastrerebbe la 38enne: il suo racconto verrebbe smontato dagli accertamenti medico legali che rilevano nel bimbo gravissime lesioni, politraumi tali da impedirgli di muoversi in autonomia.

Inoltre, sul 16 agosto gli investigatori hanno ricostruito che ci furono numerosi spostamenti fatti dalla donna col piccolo al seguito. In ultimo, appunto, il rientro al palazzo in zona Cappuccini da dove Marcus uscirà agonizzante in un fardello. Dunque, per gli investigatori la versione data dalla donna ai sanitari e poi alla polizia è priva di base logica e contrasta con le indagini. E i magistrati non le credono.

Il gip le attribuisce gravi indizi di colpevolezza e la considera "pericolosa", anzi può concretamente scappare all'estero, anche rimpatriando nella Repubblica Dominicana, ma soprattutto può rifare il reato, c'è 'pericolo di reiterazione del reato' di omicidio. Lo stesso contesto familiare è critico e la procura lo ricostruisce con la squadra mobile con atti del tribunale civile di Torino.

L'arrestata il 17 agosto avrebbe dovuto rendere il figlio al padre a fine vacanza per gli effetti di decisioni del tribunale torinese che all'uomo affidano il bambino in via esclusiva nell'ambito dell'esercizio della potestà genitoriale.

Tra i motivi, erano emersi disturbi della personalità della 38enne, circostanza che ha richiamato l'attenzione dell'autorità giudiziaria livornese.

Un caso simile in Toscana avvenne all'Argentario davanti alla Feniglia (Grosseto) il 9 agosto 2011 dove una commercialista romana all'epoca 48enne uccise il figlio di 16 mesi annegandolo dopo essersi allontanata dalla spiaggia con lui su un pedalò.

Secondo una ricerca in Italia nell'ultimo ventennio oltre 480 bimbi sono morti ammazzati dai genitori; nel 60% dei casi sono le madri che li uccidono. 

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