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Tragedia di Brandizzo

Strage di Brandizzo. La Procura indaga per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo

Il treno viaggiava a 100 km/h

Strage di Brandizzo. La Procura indaga per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo

Nella notte scorsa si è verificato un tragico incidente sulla linea ferroviaria che collega Torino a Milano, precisamente alla stazione di Brandizzo. Poco prima della mezzanotte, la motrice di un convoglio regionale ha investito un gruppo di operai che si trovavano al lavoro lungo la massicciata, causando la morte di cinque di loro.

Le vittime sono state identificate come Kevin Laganà, Michael Zanera, Giuseppe Sorbillo, Giuseppe Saverio Lombardo e Giuseppe Aversa. Tutti erano impegnati in interventi di manutenzione quando sono stati travolti dalla motrice in movimento, responsabile della movimentazione dei vagoni. I primi dati indicavano che il treno stesse viaggiando a una velocità di 160 chilometri all'ora al momento dell'incidente, ma successivamente la Polfer ha corretto questa informazione a 100 chilometri all'ora.

I due operai che lavoravano in prossimità dell'area dell'impatto sono riusciti a sfuggire alla collisione, evitando per poco il locomotore in corsa. Entrambi sono rimasti illesi ma sono stati ricoverati in ospedale per il trauma subito. Anche il macchinista del convoglio è stato sottoposto a cure mediche a causa dello shock causato dall'incidente.

La Procura di Ivrea, competente per l'area, ha aperto un'inchiesta approfondita sulla tragedia. Si indaga su possibili accuse di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Le autorità giudiziarie hanno sottolineato che ci sono aspetti da chiarire, in particolare riguardo alla mancata interruzione della linea ferroviaria durante i lavori.

La premier Giorgia Meloni ha espresso "Dolore e tristezza. Alle famiglie delle vittime e ai loro cari il mio profondo cordoglio e i più sinceri sentimenti di vicinanza. Sono in contatto con il Presidente della Regione Piemonte Cirio per seguire tutti gli aggiornamenti del caso, con l’auspicio di fare quanto prima piena luce sull’accaduto".

La ditta coinvolta negli interventi di manutenzione ferroviaria, Sigifer, è una nota azienda con oltre 250 dipendenti, attiva sia in Europa che in Sudamerica. Tuttavia, è emerso che la certificazione di sicurezza sul lavoro della ditta era scaduta (27 luglio) da un mese al momento dell'incidente. La certificazione è stata rilasciata da una società appartenente alla Cisq e riguardava aspetti di qualità, ambiente e sicurezza. È possibile che una versione aggiornata del certificato fosse disponibile ma non ancora sostituita sul sito web dell'azienda.

In risposta all'incidente, i sindacati hanno annunciato uno sciopero, mentre le indagini proseguono per stabilire le cause dell'incidente e le eventuali responsabilità coinvolte.

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