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Tragedia di Brandizzo

Tragedia di Brandizzo, l'attacco del Sindaco di Chivasso contro Rfi: "5 morti per colpa dell'incuria e della mala gestione"

Le durissime parole del primo cittadino

Tragedia di Brandizzo, l'attacco del Sindaco di Chivasso contro Rfi: "5 morti per colpa dell'incuria e della mala gestione"

Il Sindaco di Chivasso, Claudio Castello, questa mattina ai nostri microfoni davanti alla stazione di Brandizzo, luogo della strage

Sono parole durissime quelle del primo cittadino di Chivasso, Claudio Castello, rilasciate ai nostri microfoni proprio sul luogo della strage di Brandizzo. 5 operai hanno perso la vita, tra questi c'è anche un chivassese: Giuseppe Aversa, 49 anni.

Il Sindaco non usa mezzi termini e punta il dito contro la mala gestione delle stazioni da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). Secondo Castello la morte dei 5 operai è imputabile all'incuria e ad un problema di gestione delle stazioni, spesso abbandonate a sé stesse.

"È una tragedia - commenta - che non deve succedere. Dopo la Thyssen questa è senza eguali, è una tragedia frutto delle mala gestione, delle privatizzazioni di queste grosse infrastrutture che non devono essere in mano ai privati ma gestite e controllate dallo Stato. Le ferrovie funzionavano bene fino a quando erano gestite dello Stato. Non deve succedere che ai 160 all’ora degli operai vengono travolti come dei fuscelli, 5 ragazzi, tra cui uno di Chivasso".

L'attacco del Sindaco non si ferma qui: "Sono vittime dell’incuria e della mala gestione di queste strutture pubbliche. Sono strutture che devono essere gestite dallo Stato. Sono infrastrutture importanti, sono importanti gli interventi di manutenzione e devono essere eseguiti con regole ferree, come avveniva prima. C’è una questione relativa al mondo del lavoro, con regole che non vengono più rispettate o verificate. Abbiamo avuto a che fare con le ferrovie anni addietro e c’erano regole ferree da rispettare".

L'ultimo annuncio riguarda la patronale, per il momento è sospesa: "Questa sera non andrà avanti per rispetto a queste persone, per rispetto a Giuseppe e agli altri ragazzi scomparsi con lui. Quando uno esce per andare a lavorare deve avere la certezza di poter tornare a casa, ci sarà il lutto cittadino".

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