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Cronaca

Detenuto trasferito incendia il materasso del carcere: aveva ucciso un compagno di cella a Velletri

Sindacato di polizia penitenziaria chiede intervento immediato: "Carcere di Torino invivibile"

Polizia Penitenziaria

Polizia Penitenziaria (foto di repertorio)

Ha appiccato un incendio nella propria cella il detenuto trasferito nel carcere delle Vallette, a Torino, dopo avere ucciso un compagno di detenzione a Velletri.

E' successo Lunedì sera. L'uomo si era procurato un lamierino con il quale intendeva procurarsi delle lesioni; un agente di polizia penitenziaria lo ha convinto a desistere dal suo proposito ma subito dopo ha dato alle fiamme il materasso con una sigaretta. Per spegnere l'incendio il personale ha utilizzato un idrante.

"Rivendichiamo ancora una volta e con più veemenza - commenta il sindacato di polizia penitenziaria Osapp - l'istituzione immediata di un commissario straordinario per l'emergenza carceri. La struttura di Torino è in totale balia dei detenuti e delle detenute. Non ci sono più regole, il personale è stremato e lavorare sta divenendo sempre più pericoloso. Il carcere è invivibile per la stessa popolazione detenuta".

"Rinnoviamo la nostra richiesta di aiuto a tutte le istituzioni - conclude il sindacato - perché la misura è colma. Il personale ha bisogno di fatti concreti, di chiacchiere ne ha sentite fin troppe".

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