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Torrazza Piemonte

E' morta Gianna l'ultima Maslera. C'è stato un tempo...

Negli anni del boom economico

E' morta Gianna l'ultima Maslè. C'è stato un tempo...

Gianna

Di quei commercianti di una volta che quando entravi in negozio non era solo per comprare, ma anche e soprattutto per parlare. E c'era la Macelleria Gavazza, non ancora "antica", c'era il Paolino e la Magagna, c'erano "le due sorelle" e poi la Chiara, il Filiberto e la "campana". Qualcuno se la ricorda la "campana", chiamata così per il suono della porta? E poi tanti altri. E tutti insieme, quegli uomini e quelle donne creavano una comunità unica, vivace, incredibilmente ricca di calore ed energia. Non erano ancora arrivati i supermercati e tutto ruotava lì, in via Mazzini, per quanto stretta fosse. Di settimana "ancora ancora", ma il sabato quasi non si riusciva a passare da quanta gente c'era.

Oggi la notizia è arrivata come un pugno nello stomaco. Eh sì! E' morta Gianna. Solo il nome. Di "Gianna" per molti c'era e c'è sempre stata solo lei. A tanti sono scese due lacrime sul viso pensando a quella comunità che in verità non c'è più ma è rimasta indelebile nella testa di una generazione cresciuta nel boom economico e che si declinò in un coacervo di regioni, dalla Calabria al Veneto, passando dal Friuli alla Sicilia, tutti ancora con i propri accenti, con la propria cultura, con i propri dialetti, con le proprie radici da estirpare per rinascere lì, a Torrazza Piemonte.

Se riuscirono ad amalgamarsi e a diventare "torrazzesi", ad amare il proprio paese, a costruire case, mattone su mattone, a dare un senso alla propria esistenza, molto lo si deve anche a loro, ai commercianti che trattarono tutti alla stessa maniera, senza esitazioni. Con il garbo dei commercianti, con le attenzioni dei commercianti, con la furbizia dei commercianti, con il saper fare dei commercianti.

Gianna più unica che rara. L'ultima maslera, in piemontese tondo tondo. Una maslera vera e non tanto per dire. Di chi sapeva tagliare la carne e dare i "tagli" giusti. Di chi ha insegnato a centinaia di famiglie come si chiamavano quei pezzi sul bancone a volte anche fornendo le ricette e consigli sulla cottura. Che cos'era il vitello e il vitello tonnato, il manzo, la fettina e la tritata per sugo o per polpette. Grazie! Grazie di essere esistita!

Ai figli Gianluca e Marilena al marito Felice, a tutti i parenti vanno le condoglianze vere, sincere, spontanee di questa redazione.

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