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Il passaggio dei camion blocca la frazione, i residenti scrivono al Prefetto

Gli automobilisti sono costretti a fare pericolose manovre

Il passaggio dei camion blocca la frazione, i residenti scrivono al Prefetto

In foto, il cavalcavia dell’autostrada Torino Aosta (foto di Tancredi Pistamiglio)

Il cavalcavia che collega la frazione Fornacino di Leinì a Settimo,  al di sopra dell'autostrada Torino-Aosta, sta diventando sempre più una fonte di preoccupazione per i residenti locali. Il problema è stato ulteriormente aggravato dallo sviluppo dell'area commerciale Settimo Cielo. Il sovrappasso automobilistico, che non dispone di una corsia per ciclisti e pedoni, non è più in grado di gestire l'intenso traffico, compresi i veicoli pesanti. Non è raro che i camion si incrocino, costringendo i conducenti a manovre rischiose per evitare collisioni.

La frazione Fornacino, nei momenti di traffico intenso, risulta parzialmente isolata e dai mezzi di trasporto pubblici messi recentemente a disposizione. La nuova linea SM1 che arriva al retail park Settimo Cielo ha una fermata difficilmente raggiungibile per i residenti della frazione che è suddivisa a metà tra Settimo e Leini. Il traffico pesante nelle ore di punta raggiunge volumi importanti: il raddoppio del retail park Settimo Cielo e il nuovo sviluppo sull’asse della Cebrosa, hanno addensato ulteriormente i passaggi dei camion e dei mezzi pesanti.

La rotonda "incriminata" al confine tra Settimo e Leinì

Il presidente del Circolo Ricreativo Culturale e Sportivo "Fornacino Club", Rino Dalla Chiusa, ha preso l'iniziativa di scrivere al Prefetto di Torino, Raffaele Ruberto, per dare voce ai residenti e cercare una soluzione a questa situazione. La lettera è stata inviata di recente al Prefetto e per conoscenza all'Ativa Spa, l'azienda che gestisce l'autostrada Torino-Aosta, nonché ai sindaci di Leini e Settimo.

Nella lettera, Dalla Chiusa ha espresso il forte disagio degli abitanti di Fornacino e delle migliaia di persone che quotidianamente si spostano da Leinì e Mappano verso Settimo, per recarsi al lavoro, a scuola, al supermercato e per altre attività. La loro unica opzione è attraversare il cavalcavia che sovrasta l'autostrada A5 Torino-Aosta, il quale presenta una carreggiata estremamente ridotta, tanto che due autotreni che viaggiano in direzioni opposte sono costretti a retrocedere per permettere il passaggio reciproco. La situazione diventa particolarmente pericolosa e insopportabile a causa dell'assenza totale di marciapiedi o piste ciclabili.

Inoltre, la frazione non è collegata a Settimo da alcun servizio di trasporto pubblico, il che rende ancora più difficile la situazione per coloro che devono spostarsi a piedi o in bicicletta. I sindaci di Settimo Torinese e Leinì sono a conoscenza di questa situazione da tempo e hanno già richiesto ad Ativa Spa di garantire la sicurezza del cavalcavia e, se possibile, di spostare la maggior parte del traffico su un altro sovrappasso già in fase di preparazione vicino all'uscita A5 in direzione di Settimo.

Nonostante le segnalazioni e le richieste avanzate, la situazione di estrema insicurezza persiste da troppi anni. Pertanto, il presidente del Circolo si è rivolto al Prefetto come massima autorità territoriale responsabile della sicurezza, confidando nel fatto che si adopererà per prendere le necessarie misure a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini coinvolti.

I residenti stanno già considerando azioni di protesta più concrete nel caso in cui le loro richieste non vengano ascoltate questa volta.

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