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Il caso

La diffida del Comune: "Le case sono inagibili", 80 famiglie rischiano di finire per strada

E c'è anche una lettera del Sindaco, prosegue l'inchiesta della Procura

La diffida del Comune: "Le case sono inagibili", 80 famiglie rischiano di finire per strada

Il tam tam sulla Variante 15 di Venaria e la relativa indagine impazza in città.

Venerdì pomeriggio, dopo aver pubblicato online l’articolo presente qui sotto, siamo stati contattati da uno/a dei residenti. 

Si tratta di una persona direttamente coinvolta nella vicenda. 

Ci ha confermato una prima cosa: il Comune ha inviato una diffida ai cittadini che abitano nella zona della Variante 15, c’è scritto che l’agibilità delle abitazioni è nulla, non possono essere utilizzate, i residenti devono andarsene.

“Ho pensato - ci racconta - di farle sapere un po’ di fatti in modo da capire meglio la situazione perché da com’è scritto l’articolo sembra che le 80 famiglie che abitano qui si siano materializzate dal nulla e che abitino in mezzo al cantiere schivando i mezzi pesanti”.

Ecco i fatti che ci vengono illustrati.

“I primi rogiti per gli alloggi - prosegue la persona che risiede lì - si sono svolti a partire da ottobre 2022 circa (almeno per il condominio dove abito io) e in quella data l’agibilità era già presente, certificata dal comune di Venaria Reale, nel rogito stesso di cui il notaio si è ovviamente accertato. Il Comune in seguito alla richiesta di vari condomini di prendere la residenza qui ha mandato le forze dell’ordine a controllare che noi fossimo effettivamente qui e ha concesso senza batter ciglio la residenza quindi sapeva da mesi che eravamo qui. Come scritto nella diffida stessa da parte del comune, non c’è alcun pericolo lato sicurezza, la diffida è arrivata per problemi “amministrativi”. Di fatto il cantiere è vero che c’è ma esiste una strada già completata e aperta per i residenti e ogni cantiere per il completamento degli alloggi e delle opere di urbanizzazione ancora mancanti e ancora in corso è circondato da recinzioni che, dopo la visita dell’asl, sono state rinforzate. Da gennaio la corrente elettrica definitiva è presente, prima di questa data la corrente veniva comunque garantita da un contatore di cantiere temporaneo. Google maps ovviamente non è aggiornato, basterebbe venire a vedere per rendersi conto che le cose di base ci sono già tutte (compresa l’illuminazione stradale, il ritiro rifiuti differenziati ecc…) e che non c’è alcuna ragione valida per cui noi cittadini che abbiamo pagato le tasse (versando la tari già lo scorso anno), fatto sacrifici per acquistare casa nostra, ci siamo informati su come rispettare le regole e le abbiamo rispettate fino ad ora venissimo vessati dal comune con una diffida per un problema che il comune ha con i costruttori”.

Cosa dice, dunque, la diffida?

Che secondo il Comune - ci racconta ancora la persona residente - l’agibilità certificata più di 7 mesi fa sarebbe nulla, questo lascerebbe più di 80 famiglie in mezzo ad una strada”.

Una diffida arrivata per problemi amministrativi relativi al rapporto tra il Comune e i costruttori.

Ovviamente - ci racconta ancora la nostra fonte - nessuna delle 80 famiglie vuole e può starsene in mezzo ad una strada e il comune non ha neanche offerto una soluzione alternativa né una compensazione nonostante la diffida”.

Arriviamo al testo della diffida, di cui pubblichiamo alcuni pezzi

“Tutti i permessi di costruire relativi ai vari lotti sono stati rilasciati con la prescrizione del rispetto degli obblighi previsti nelle convenzioni”; “Alla data odierna non risultano ottemperati tutti gli obblighi previsti in convenzione

Le segnalazioni certificate di agibilità sono a tutti gli effetti prive di efficacia in quanto non risultano ottemperati gli obbblighi previsti nelle convenzioni edilizie e dai singoli permessi di costruire”; “Tutti gli immobili per quanto sopra specificato non possono essere utilizzati fino all’ottemperanza di quanto previsto dalle convenzioni e dai singoli permessin di costruire”.

Ai residenti è arrivata anche una lettera del Sindaco che, sostanzialmente, dà la colpa ai privati, ai costruttori.

Pubblichiamo un pezzo della lettera: “Questa comunicazione si è resa necessaria, poiché non sono state adempiute alcune obbligazioni che la convenzione urbanistica, sottoscritta dagli attuatori della Unità minima di intervento 1 e il Comune di Venaria Reale, poneva a carico delle parti private, condizionando il riconoscimento dell’agibilità degli edifici. Non sono questioni relative alla sicurezza degli stabili (strutture, impianti, salubrità, ecc), dunque, ma riferiscono ad aspetti amministrativi”.

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