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E' MORTO L'EX SINDACO CAVALOT

La notizia arriva in serata. Un'intera comunità sconvolta. Politico di lungo corso, è stato sindaco per tre mandati, più volte consigliere provinciale a Torino, oggi era consigliere di opposizione nel gruppo dei Moderati. Aveva 75 anni

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Giancarlo Vacca Cavalot, ex sindaco di Cuorgnè, era consigliere di minoranza

E' morto l'ex sindaco di Cuorgnè Giancarlo Vacca Cavalot. La notizia è arrivata in serata, annunciata da un post su facebook dell'attuale primo cittadino Giovanna Cresto.

"Ho appreso poco fa della scomparsa del consigliere Giancarlo Vacca Cavalot - scrive Cresto -, per diversi anni sindaco della nostra città. Sono sinceramente dispiaciuta per la sua improvvisa dipartita; sapevo che ultimamente le sue condizioni di salute non erano buone, ma non immaginavo nulla del genere. D’altronde è sempre stata una persona di grande riservatezza, qualità che ho sempre ammirato.
Ha rappresentato, senza alcun dubbio una delle figure simbolo di Cuorgnè e del territorio, sia professionalmente che politicamente, una persona dalle grandi ambizioni e dalla mirabile forza di volontà. Al dì là della contrapposizione politica, ha sempre goduto del mio rispetto per quanto è riuscito a realizzare per Cuorgnè.
Le più sentite condoglianze alla famiglia e al gruppo consiliare Moderati e Indipendenti da parte dell'amministrazione e di tutti i dipendenti comunali".

Il post su facebook della sindaca Giovanna Cresto

In politica da cinquant'anni:
fu consigliere provinciale a Torino nei Novanta

La notizia della morte di Giancarlo Vacca Cavalot  è di quelle che colpiscono per l’importanza che Vacca Cavalot ha avuto nella storia delle città per decenni.

Era stato sindaco per tre mandati (dal 1995 al 2004 e dal 2006 al 2011) con un anno e mezzo di intervallo dovuto alla non rieleggibilità per tre volte consecutive.

In quell’amministrazione, guidata da Candido Ghiglieri, aveva comunque rappresentato una presenza di peso in qualità di vice-sindaco.

Giancarlo Vacca Cavalot in Consiglio comunale, quand'era sindaco

Caduta la giunta Ghiglieri e dopo i mesi di commissariamento, alle successive elezioni era stato rieletto dopo un testa a testa con la lista guidata da Francesco Errante.

Sconfitto nel 2011 da Giuseppe Pezzetto, ha avuto il merito di rimanere sui banchi della minoranza senza dimettersi come spesso accade in situazioni analoghe: non è facile passare dal ruolo di sindaco a quello di oppositore, soprattutto per una persona con il suo carattere.

Si era ripresentato nel 2016 mentre nella tornata elettorale del 2021 aveva dato vita ad un’inedita collaborazione con gli Indipendenti rappresentati dal candidato a sindaco (ed ora capogruppo di opposizione) Danilo Armanni.

Ha sempre svolto un’opposizione aspra ma da persona preparata, che conosce bene le norme ed i regolamenti: la sua unica difficoltà - ben comprensibile - era la scarsa dimestichezza con la tecnologia.

Negli ultimi anni il suo cavallo di battaglia era stata la Sanità, con la difesa ad oltranza  dell’Ospedale di Cuorgnè contro il progressivo svuotamento di reparti e servizi e, dopo il Covid, per la riapertura del Pronto Soccorso.

Nel consiglio comunale della città era entrato ben prima di diventare sindaco (nel 1975) assumendo successivamente gli incarichi di assessore e vicesindaco nonché di vicepresidente della Comunità Montana Alto Canavese.

Dal 1990 in poi era stato eletto più volte in Consiglio provinciale, del quale era stato vicepresidente. Nel 2001 si era anche candidato al Senato.

Lungo l’elenco dei suoi incarichi in enti pubblici (dall’USL 38 all’Associazione Nazionale Comuni d’Italia) ed in società per azioni (come la SAGAT).

E’ stato a lungo collaboratore  e dipendente dell’Unione Agricoltori della Provincia di Torino e Responsabile dell’Ufficio di Cuorgnè per il Patronato ENAPA  di Confagricoltura, che lo aveva reso notissimo nell’Alto Canavese.  

Aveva 75 anni.

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