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Il caso

Confermato il licenziamento della lavoratrice dopo la maternità

Incontro fallito tra Uilm e Emmecitecnica

Lieni

Confermato licenziamento dopo maternità

Otto ore di sciopero e un presidio davanti alla Emmecitecnica di Leinì.

È la mobilitazione organizzata dalla Uilm di Torino in programma venerdì prossimo, 3 febbraio, dopo l'esito negativo dell'incontro con l'azienda. I legali che la rappresentano hanno confermato la decisione di licenziare la lavoratrice (delegata Uilm), la cui mansione era stata soppressa al rientro dalla maternità.

Katia Pellegrino, 39 anni

Durante l'incontro i funzionari della Uilm di Torino hanno chiesto all'azienda di utilizzare gli strumenti a disposizione per gestire questo tipo di situazioni, compresi gli ammortizzatori sociali e una diversa distribuzione dell'orario di lavoro.

L'azienda ha rigettato tali proposte e ha confermato il licenziamento. "Per noi si tratta di una decisione inaccettabile. Nonostante la nostra disponibilità al negoziato, l'atteggiamento dell'azienda è stato di chiusura su ogni fronte. Ci vediamo dunque obbligati a dare mandato ai nostri legali per chiedere il reintegro immediato della lavoratrice. Non è tollerabile che nella nostra società, e quindi nel mondo del lavoro, la maternità rappresenti ancora un fattore di debolezza per le lavoratrici" commentano i funzionari Uilm Torino, Ciro Di Dato e Francesco Messano.

Alla mobilitazione ha aderito anche il Coordinamento Pari Opportunità della Uil Piemonte. Il presidio si svolgerà venerdì 3 febbraio, dalle ore 10 alle 12, davanti ai cancelli della Emmecitecnica, in via Ettore Bugatti 1, Leinì.

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