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Ivrea

Aveva offeso la memoria di David Sassoli. Come mai Pino Esposito continua a lavorare per la Fondazione dello Storico Carnevale?

Si era dimesso dopo aver insultato sui social il presidente del parlamento europeo

Esposito Pino

Esposito Pino

C’è chi non ci fa caso, ma anche chi questa situazione proprio non la riesce a digerire. C’è chi si sta chiedendo se la Fondazione dello Storico Carnevale lo faccia apposta e va in cerca di rogne e c’è chi archivia le ultime critiche nell’ultimo cassetto della scrivania. Parliamo di Pino Esposito. Nell’ottobre del 2021 era entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione scaduto da quasi due anni, ma non avevano fatto in tempo a nominarlo, su indicazioni del gruppo della Lega, che il 13 gennaio del 2022 s’era già dimesso. Il tutto a valle di alcune sue indecenti dichiarazioni pubblicate su Facebook e riguardanti la scomparsa del Presidente del parlamento Europeo David Sassoli. 

David Sassoli

Quel che non si capisce è come mai, in questi giorni di frenetica attività, sia diventato una sorta di braccio destro del presidente Piero Gillardi. Si starebbe occupando delle divise dello Stato Maggiore, della sicurezza e di tutto un po’…

Niente di anormale, considerando che dopo le sue dimissioni, e per quasi due mesi, fino al giorno prima di essere sostituito nel ruolo dalla giornalista Elisabetta Signetto, aveva continuato a partecipare alle riunioni del cda, come se nulla fosse successo, facendo buon viso a cattivo gioco... 

Vigile del fuoco in pensione, già Aiutante di campo e ufficiale di Stato maggiore del carnevale,  Pino Esposito aveva scritto ‘Un altro comunista in meno”.  Il post era poi stato rimosso, non prima che fosse segnalato all’Amministrazione comunale. Il brutto è che non c’era solo questo a far dire a Sertoli “Questo non lo voglio più”. C’era un intero profilo di Facebook che la diceva lunga sul personaggio. No vax, No Governo, No immigrati. I suoi sembravano dei “no” convinti, perfettamente allineati con il pensiero dell’ultra destra. 

Fan di Mario Giordano, di Vittorio Feltri, di Vittorio Sgarbi, tra i suoi “commenti” ce n’erano alcuni che invocavano la “naja” e il ritorno alle armi. Uno in difesa del tifoso che aveva dato una pacca nel sedere a una “tal” giornalista. Un altro per il ritorno al nucleare. Un altro sul “vile affarista” che svenderebbe l’Italia, cioè Mario Draghi. E poi contro l’Islam, contro il green e il super green pass. Un po’ qua e un po’ là Giorgia Meloni fotografata in tute le salse.

A dissociarsi (a questo punto solo far contenti i giornali) oltre al sindaco erano stati pure il Presidente e gli altri Consiglieri della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea. Si rammaricavano che un simile episodio avesse irrimediabilmente compromesso il rapporto di fiducia costruito in mesi di difficile lavoro, in un contesto reso ancor più complesso dall’evolversi della pandemia.

“Il Consigliere Pino Esposito ha sempre manifestato un fortissimo attaccamento ai valori della nostra festa – commentava Piero Gillardi nonché una disponibilità e un senso di appartenenza indiscutibili. Proprio per questo siamo ancor più delusi da questo incidente, certamente evitabile, che ci ha sorpresi nella forma e nei contenuti”. 

Senza tentennamenti Sertoli non aveva esitato a definire quel post “indecente”. Aveva addirittura scritto alla vedova con le scuse dei cittadini. Aggiunse perchè non tutti se ne sono accorti,  che nel post si dava anche dell’eroinomane del defunto.... 

***

Oggi nel cda insieme al Presidente Piero Gillardi, a Guido Santi (nominato dall’Associazione delle Componenti presieduta da Paolo Diane), a Paolo Cafasso e a Marina Zannini, questi ultimi due al secondo e ultimo mandato. Il consiglio di amministrazione della Fondazione scadrà nel 2023, con la fine del mandato del sindaco Sertoli. 

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