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Cronaca
20 Dicembre 2022 - 07:55
La vittima, Blendi Halili
Una bravata finita male, di quelle che a 18 anni capita di fare. Una bravata costata una vita.
Un bruttissimo incidente stradale martedì mattina, intorno alle 3, a Caselle Torinese. Un'auto con a bordo quattro ragazzini si è schiantata, probabilmente dopo aver sbandato a causa del ghiaccio, contro il muro dell'ex lanificio all'angolo tra via Alcide Bona e via Fabbriche e ha preso fuoco.
Uno dei ragazzi a bordo della vettura è morto carbonizzato: aveva solo 18 anni, si tratta di Blendi Halili, residente a Caselle. La vittima era alla guida di una Ford Ka ma senza aver mai conseguito la patente. Era iscritto a scuola guida ma non aveva ancora neanche il foglio rosa. Il ragazzo dopo il terribile impatto ha perso conoscenza e non è riuscito ad uscire dalla macchina. È rimasto incastrato tra le lamiere, una situazione che purtroppo è stata letale, non gli ha lasciato scampo.
In macchina c'erano altri 3 ragazzi, loro sono riusciti a scendere dall'auto. Uno di loro ha provato anche a sfondare il vetro dell'auto per portare in salvo Blendi Halili ma non c'è stato niente da fare.
Blendi Halili era un gigante buono, alto quasi due metri, conosciuto a amato da tutti. Italiano di origine kosovara, si era messo al volante della Ford Ka del padre nonostante non avesse la patente. Qualche settimana fa si era iscritto a scuola guida e presto avrebbe ottenuto il foglio rosa ma, a quanto pare, si sentiva già pronto per mettersi al volante. Una bravata che gli è costata cara. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, all'ora di cena avrebbe "preso in prestito" le chiavi dell'auto di papà Mehdi senza dire nulla e dopo avere recuperato tre amici, tutti come lui residenti nel paese alle porte di Torino, è andato a una festa. Prima una pizza in un locale della cittadina aeroportuale, per celebrare il compleanno di un coetaneo. Poi via verso Torino. Sulla strada del ritorno, l'incidente. In via Alle Fabbriche, la vettura è scivolata sull'asfalto e ha terminato la propria corsa contro il muro in cemento dell'ex opificio della città. Blendi Halili, incastrato tra le lamiere del lato guida, è rimasto bloccato mentre le fiamme, divampate subito dopo lo schianto, hanno divorato l'abitacolo.
La zona dell'incidente
Gli altri due giovani che erano a bordo sono riusciti ad uscire dall'auto, risultano feriti. Si tratta di due 18enni, F.S. e S.D., entrambi del 2004 e residenti in città, e di un 16enne, A. D. classe 2005. Ora si trovano tutti e tre ricoverati all'ospedale di Ciriè, dove sono arrivati in codice giallo. Le loro condizioni non sono preoccupanti. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Caselle e la squadra 21 di Torino. Insieme a loro c'erano i Carabinieri di Venaria per l'identificazione dei ragazzi coinvolti e per i rilievi del caso. Non ci sarebbero altre auto coinvolte.
Studente a Torino, Blendi Halili viveva a Caselle, in via Pirandello, insieme alla famiglia. Era figlio unico. I carabinieri della compagnia di Venaria Reale stanno adesso cercando di ricostruire con esattezza quello che è successo, per capire passo dopo passo le ultime ore di vita del ragazzo. In giornata hanno sentito il padre di Blendi, Mehdi Halili, 51 anni, per capire con quali modalità il ragazzo sia riuscito a prendere la vettura. Saranno ascoltati anche gli amici con i quali il giovane ha trascorso la serata e che sono rimasti feriti.
L'area era già stata protagonista di brutti incidenti, mortali, in passato.
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