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Carlo Conti, flop clamoroso su Rai 1: chiusura anticipata dopo solo quattro puntate

Ascolti in caduta, critiche pesanti e un format che non ha convinto: così il varietà del sabato sera è naufragato tra silenzi imbarazzanti e showgirl dimenticate

Carlo Conti, flop clamoroso su Rai 1

Carlo Conti, flop clamoroso su Rai 1: chiusura anticipata dopo solo quattro puntate

Il programma “Ne vedremo delle belle”, ideato e condotto da Carlo Conti, doveva essere uno dei fiori all’occhiello della primavera 2025 di Rai 1. Invece si è rivelato un fallimento evidente, sia dal punto di vista degli ascolti che della tenuta editoriale. L’idea iniziale sembrava interessante: dieci showgirl del passato, tra cui Valeria Marini, Adriana Volpe, Pamela Prati, Lorenza Mario e altre, tornavano in scena per affrontarsi su cinque discipline – canto, ballo, musical, intervista e sfida sorpresa – con il sogno di rientrare nel giro della grande televisione. Ma fin dalla prima puntata, andata in onda il 22 marzo, qualcosa ha iniziato a scricchiolare.

Se il debutto aveva fatto segnare uno share del 17,6% con 2 milioni di spettatori, il tracollo è arrivato già dalla seconda settimana, con il dato sceso al 14,6%. Terza e quarta puntata sono crollate al 13% e poi al 12,7%, numeri imbarazzanti per la prima serata di Rai 1. E il confronto con Canale 5 è stato impietoso: Amici di Maria De Filippi, nello stesso slot, viaggiava su uno share quasi doppio, con punte del 28%.

Il programma, previsto inizialmente in cinque puntate, è stato chiuso dopo quattro. Decisione sofferta, ma inevitabile. Carlo Conti ha affrontato il flop con onestà e lucidità: ha spiegato che “quando si sperimenta si può anche sbagliare”, e che il sabato sera è diventato un campo di battaglia televisiva sempre più difficile. Ha ammesso che il format non funzionava: le concorrenti, pur brave, non si sfidavano davvero. Mancava il sale del conflitto, lo spettatore non si appassionava.

La regia appariva slegata, la narrazione piatta, e lo show – concepito come celebrazione dell’intrattenimento leggero – si è trasformato in un varietà nostalgico senza mordente. I giudici Mara Venier, Frank Matano e Christian De Sica sono sembrati poco incisivi. La critica televisiva è stata spietata: alcuni l’hanno definito “imbarazzante”, altri “televisione d’altri tempi senza anima”. Persino Lorenza Mario, vincitrice del programma, ha dichiarato che si sarebbe aspettata più entusiasmo e un maggiore coinvolgimento del pubblico.

Carlo Conti, in un momento di commozione durante la conferenza stampa del Festival di Sanremo 2025

Carlo Conti, volto storico della Rai, ha scelto di fermarsi prima della puntata finale, anche perché il Sabato Santo avrebbe imposto una pausa di palinsesto. Ha preferito non riprendere con un programma già affondato. Il conduttore toscano non ha nascosto l’amarezza, ma ha sottolineato la necessità per un artista della sua esperienza di mettersi in gioco anche con progetti non scontati. “Ne vedremo delle belle” non ha convinto né il pubblico né la critica, ma almeno ha mostrato un Carlo Conti capace di accettare il rischio del flop con maturità.

E in un panorama televisivo sempre più dominato da format collaudati, forse il vero problema è che il pubblico non è più disposto a dare tempo alle novità per crescere. Ma stavolta, più che un esperimento coraggioso, è sembrato un ritorno al passato senza fascino né direzione. La lezione è chiara: nostalgia e talento da soli non bastano a reggere il sabato sera. Serve ritmo, serve tensione, serve televisione vera. E in questo show, purtroppo, non se n’è vista.

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