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CARAVINO

La cappella Madonna di Buzzo è tornata in splendida forma...

Restituita alla comunità una parte importante del patrimonio artistico

Restaurata la Cappella Modonna del Buzzo: un'opera magnificente

Con la ristrutturazione della Cappella Madonna delle Grazie si completa l’intervento strutturale di sistemazione del patrimonio religioso e artistico di Caravino. Costruita alla porte del paese, sull’antica strada per Albiano, viene popolarmente denominata la Cappella della Madonna di Buzzo, dal nome della regione che la ospita. 

I lavori sono iniziati nel 2022  e sono proseguiti in tre fasi. La prima ha interessato la revisione del tetto (abside compresa); la seconda la revisione delle facciate mentre la terza, appena terminata, la pavimentazione del piazzale in pietra di luserna. 

Il progetto è stato redatto dallo studio Atelier A dall’Architetto Gastaldo Brac Alessandro. I lavori edili sono stati eseguiti dalla Cieffe Costruzioni di Fornero Claudio, quelli di coibentazione del terrazzo da Stumbo Giuseppe. Della facciata si è occupata  Avanzi Cinzia Restauri e della pavimentazione da Progetto Pietre.

L’impianto i illuminazione porta la firma di Perotti Antonio mentre l’intervento sulle finestre laterali e frontale si deve aSerafin A. 

All’interno sono stati sistemati i banchi riportati all’antico splendore: analogo intervento alla parte retrostante la porta d’ingresso.

Ulteriore intervento ha interessato la parte basale pittorica della muratura interna, riportata a nuovo. Entro la prossima stagione verrà posizionato un albero a destra della facciata della cappella.

Gli ultimi interventi sull’edificio risalivano al 1925, al 1962, al 1972 e al 1975, ma così è troppo semplice. La primitiva cappella risale infatti perlomeno al quindicesimo secolo. 

Monsignor Ottavio Asinari, durante la visita pastorale del 14 dicembre 1651, la trovò in rovina e da tempo chiusa al culto. La chiesetta venne riparata alla meglio, tanto che il 6 agosto del 1752, Monsignor Vittorio De Villa la trovò nuovamente in rovina.

La facciata della Cappella era allora rivolta ad Ovest. 

Don Gassino così la descrive nel cabreo dei beni parrocchiali del 1771: “E’ in forma quadrilunga, di volta sino alla metà, essendo il rimanente a puro coperto fino alla facciata riguardante il ponente, con due finestre laterali alla porta d’ingresso, munite di sue ferrate e due altre sue piccole finestre coi suoi vetri, una a mezzodì e l’altra sopra della porta, con un piccolo atrio davanti d’essa sostenuto dalla facciata e da due pilastri”.

Dopo i lavori eseguiti sotto Don Gassino, nessuno più si interessò allo stato di questa cappella al punto che venne nuovamente chiusa al pubblico, almeno fino al febbraio 1882, quando il parroco don Domenico Angela, affidò al caravinese Giacomo Oderio, i lavori per la costruzione di un nuovo edificio: spesa iniziale prevista 1125 lire, su una base d’asta di lire 1736,90. 

Una nuova cappella più ampia, con la volta completa e con la facciata e l’atrio antistante, sostenuto da quattro pilastri, rivolti a sud-est, verso il paese. Una nuova cappella abbastanza simile a quella precedente, purtroppo costruita su un terreno instabile con una vena d’acqua a poca profondità e con fondamenta inadeguate. 

Nel 1887, a quattro mesi dal termine dei lavori, si formarono delle profonde crepe sui muri maestri della volta. L’amministrazione della chiesa provvide immediatamente ai lavori di riparazione e consolidamento con una spesa di 4000 lire. 

Per la cronaca la festa della Madonna si celebra nella cappella il 15 agosto, nella ricorrenza dell’Assunta, un’occasione per festeggiare gli emigrati caravinesi che tornavano al paese per le vacanze. 

Fino al 1947, fu una delle feste più belle, allegre, colma di musica e canti. La devozione alla Madonna di Buzzo è sempre stata molto sentita coe testimoniano i tanti ex-voto  attaccati alle pareti. 

L’antico reddito della cappella era costituito da 12 gelsi che si affittavano annualmente ai priori di turno per 5 lire.

Oggi, mancando i priori, i beni messi all’incanto il giorno dell’Assunta, servono per la manutenzione dell’edificio. 

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