Venti giorni di buca e silenzi, poi i lavori: a Barriera di Milano la voragine si chiude solo dopo le proteste

Per quasi tre settimane una voragine sulla carreggiata ha messo a dura prova automobilisti e residenti nel quartiere Barriera di Milano, nel tratto compreso tra via Vestignè e via Palestrina. Una ferita nell’asfalto che ha reso complicato il transito delle numerose autovetture che ogni giorno attraversano quella zona, tra rallentamenti, manovre forzate e rischi evidenti per la sicurezza.

Nel corso dei giorni erano state posizionate più volte delle transenne, puntualmente abbattute o spostate, lasciando di fatto la strada esposta e pericolosa. Una situazione che ha alimentato malumori e segnalazioni, senza però portare a un intervento immediato.

La svolta è arrivata nella mattinata di oggi. Con una certa sorpresa per chi vive e lavora nel quartiere, gli addetti comunali sono intervenuti sul posto avviando il ripristino della carreggiata. I lavori hanno permesso di mettere in sicurezza l’area e di restituire decoro e viabilità a un tratto di strada che da giorni rappresentava un problema concreto.

L’intervento viene accolto positivamente, anche se resta l’amarezza per i tempi di attesa, giudicati eccessivi rispetto alla gravità della situazione. La vicenda riaccende infatti il tema delle manutenzioni urbane e della rapidità di risposta quando si creano criticità che incidono sulla sicurezza quotidiana.

Dal fronte politico locale arriva il ringraziamento per la messa in sicurezza, accompagnato però dall’auspicio che in futuro situazioni analoghe non richiedano attese così lunghe prima di un intervento risolutivo. Un messaggio chiaro, che punta a evitare che problemi simili restino irrisolti per settimane, con disagi e rischi per chi percorre le strade del quartiere.

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