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Askatasuna, a Torino passeggiata contro la “militarizzazione” di Vanchiglia

Da piazza Santa Giulia una passeggiata simbolica a pochi isolati dall’ex centro sociale

Askatasuna

Askatasuna, a Torino passeggiata contro la “militarizzazione” di Vanchiglia (foto di repertorio)

Oltre duecento persone si sono ritrovate nel pomeriggio di oggi a Torino, nel quartiere Vanchiglia, per una manifestazione contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna e contro quella che gli organizzatori definiscono la militarizzazione del quartiere. Il corteo, ribattezzato una “passeggiata”, è partito da piazza Santa Giulia, a pochi isolati dall’edificio di corso Regina Margherita 47, storico spazio occupato per circa trent’anni dagli autonomi e sgomberato lo scorso 18 dicembre.

Ad aprire la manifestazione uno striscione con una richiesta diretta: «Ridateci il quartiere. Basta militarizzazione». L’iniziativa è stata promossa dal comitato Vanchiglia, che ha chiamato a raccolta residenti, attivisti e simpatizzanti per una mobilitazione definita volutamente non conflittuale, ma carica di significato politico e simbolico.

Al microfono, gli organizzatori hanno spiegato il senso della protesta, parlando di «una camminata solidale per riprenderci le strade e il quartiere, in maniera potente, ma gentile». Un messaggio che ha accompagnato il serpentone umano lungo le vie limitrofe al perimetro dell’ex Askatasuna, in una zona che da giorni è al centro dell’attenzione per la presenza delle forze dell’ordine e per il clima di tensione seguito allo sgombero.

La scelta del formato, una passeggiata e non un corteo tradizionale, è stata rivendicata come gesto politico consapevole. L’obiettivo dichiarato è stato quello di tornare a occupare simbolicamente lo spazio pubblico, evitando scontri e ribadendo il legame tra il quartiere e le realtà sociali che negli anni hanno gravitato attorno allo stabile sgomberato.

Sempre nel pomeriggio, e ancora in piazza Santa Giulia, una delle aree più frequentate della movida torinese, era previsto anche un appuntamento del Laboratorio Artistico 47. Sul posto sono stati allestiti banchetti per la stampa di disegni e scritte su magliette, felpe e borse portate dai partecipanti, trasformando la piazza in uno spazio di espressione creativa e politica.

La giornata si è svolta senza incidenti, ma il tema resta aperto. Lo sgombero di Askatasuna continua a dividere la città, tra chi rivendica il ripristino della legalità e chi denuncia un progressivo irrigidimento del controllo sul quartiere. La passeggiata di oggi rappresenta l’ennesimo segnale di una frattura ancora lontana dal ricomporsi.

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