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29 Dicembre 2025 - 16:58
Rigenerazione urbana, la Regione stanzia 30 milioni contro l’inquinamento (immagine di repertorio)
La Regione Piemonte mette sul tavolo 30 milioni di euro per intervenire in modo diretto sugli spazi urbani, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento, rafforzare le infrastrutture verdi e migliorare la qualità della vita nelle città. La Giunta regionale ha approvato la delibera su proposta dell’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, avviando una misura che guarda alla rigenerazione urbana come leva concreta della transizione ecologica.
Le risorse serviranno a finanziare progetti di protezione della natura e della biodiversità, ma anche interventi strutturali capaci di incidere sulle emissioni inquinanti negli ambiti urbani. Non si tratta di un intervento simbolico: la misura è pensata per sostenere le amministrazioni locali nella pianificazione e nella realizzazione di opere con un impatto misurabile e immediato.
Il finanziamento è destinato esclusivamente agli enti pubblici e sarà erogato sotto forma di sovvenzione, a fronte dei costi effettivamente sostenuti. La dotazione complessiva nasce da un mix di risorse: 40% dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), 42% dallo Stato e 18% dalla Regione Piemonte. Un impianto finanziario che si inserisce nel quadro degli obiettivi europei su clima e ambiente, ma che prova a declinarli su scala locale.
Insieme alla delibera, la Giunta ha approvato anche la scheda tecnica della misura “Interventi per l’adattamento degli ambiti urbani per la riduzione delle emissioni inquinanti”, che definisce il perimetro operativo dei progetti finanziabili. Al centro ci sono azioni come il potenziamento del verde urbano, la creazione o riqualificazione di corridoi ecologici, soluzioni basate sulla natura per contrastare l’inquinamento atmosferico e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nelle aree più densamente popolate.

Secondo Marnati, il provvedimento rappresenta un passaggio chiave nel percorso regionale verso città più sostenibili. L’assessore parla di “passo decisivo verso la transizione ecologica delle nostre città”, sottolineando che le risorse messe a disposizione non sono astratte ma mirate a interventi concreti. La priorità, spiega, è migliorare la qualità dell’aria, riducendo l’impatto delle emissioni che ogni giorno gravano sulla salute dei cittadini.
Il messaggio politico è chiaro: l’adattamento degli spazi urbani non è più rinviabile. Le città sono il luogo in cui si concentrano popolazione, traffico, attività produttive e quindi anche una parte rilevante dell’inquinamento. Intervenire su questi contesti significa agire direttamente sulle condizioni ambientali quotidiane, con benefici che vanno dalla salute pubblica alla vivibilità degli spazi.
La misura intende anche rafforzare il ruolo dei Comuni come protagonisti della transizione ecologica. Le amministrazioni locali, spesso alle prese con risorse limitate, potranno contare su uno strumento finanziario dedicato per progettare interventi strutturali, superando la logica delle azioni spot. Infrastrutture verdi, soluzioni innovative per la riduzione delle emissioni e tutela della biodiversità diventano così parte integrante delle politiche urbane.
Il provvedimento si inserisce in una strategia regionale più ampia, che negli ultimi mesi ha visto il Piemonte muoversi su più fronti: dalla pianificazione delle zone di accelerazione per le energie rinnovabili, alla rigenerazione urbana, fino alle misure per la qualità dell’aria. Con questo stanziamento, la Regione punta a rendere più resilienti i centri urbani, rispondendo sia alle richieste europee sia alle esigenze concrete dei territori.
Ora la palla passa agli enti locali, chiamati a tradurre le linee guida in progetti capaci di incidere davvero sugli spazi urbani. I 30 milioni rappresentano una base significativa, ma la sfida sarà nella qualità degli interventi e nella capacità di renderli duraturi. La transizione ecologica, nelle città piemontesi, passa anche da qui.

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