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28 Dicembre 2025 - 15:17
Torna il freddo
Il freddo è pronto a tornare protagonista sull’Italia proprio a cavallo tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Dopo una fase insolitamente tranquilla e mite per il periodo, dominata dall’alta pressione, lo scenario meteorologico è destinato a cambiare in modo netto, con un’irruzione di aria fredda di origine artica che farà sentire i suoi effetti su diverse aree del Paese.
A delineare il quadro è iLMeteo.it, attraverso un approfondimento firmato dal meteorologo Stefano Rossi, che spiega come in questi giorni il contesto meteo-climatico sull’Italia sia stato condizionato da una vasta area anticiclonica estesa dal Regno Unito verso il Mediterraneo. Una configurazione che ha favorito tempo stabile, cieli spesso sereni o poco nuvolosi e un generale rialzo delle temperature, soprattutto alle medie e alte quote, regalando una parentesi climatica più gradevole rispetto ai giorni precedenti.
Una fase, però, destinata a esaurirsi rapidamente. Secondo le analisi di iLMeteo.it, il freddo non ha alcuna intenzione di arretrare definitivamente e, dopo essersi manifestato in modo limitato durante le ore notturne e al primo mattino, è pronto a tornare con maggiore decisione. Il passaggio chiave è atteso sul finire dell’anno: a partire da mercoledì 31 dicembre, un ulteriore spostamento verso nord dell’alta pressione favorirà infatti la discesa di venti molto freddi direttamente dalle regioni artiche.
Le correnti gelide punteranno soprattutto i Balcani, ma riusciranno comunque a influenzare anche alcune zone del nostro Paese. Già con giovedì 1 gennaio 2026 è previsto un risveglio particolarmente rigido su gran parte del Nord e nelle vallate interne del Centro, dove le temperature scenderanno di diversi gradi sotto lo zero, risultando inferiori alle medie stagionali. Al Nord il freddo non si limiterà alle ore notturne: anche durante il giorno i valori faticheranno a superare lo zero, mentre la ventilazione contribuirà ad accentuare ulteriormente la sensazione di gelo.
Diversa la situazione sul resto dell’Italia. L’aria artica incontrerà maggiori difficoltà a estendersi verso sud, riuscendo a interessare in modo più marcato soprattutto il versante adriatico, dove si registrerà un rinforzo dei venti orientali accompagnato da un calo termico definito dagli esperti come temporaneo. Altrove l’effetto principale sarà proprio l’aumento della ventilazione dai quadranti orientali, senza un vero e proprio crollo delle temperature.
Nei giorni successivi, la circolazione atmosferica subirà un’ulteriore evoluzione. L’ingresso dei venti di Libeccio spingerà progressivamente le correnti artiche verso l’area balcanica, favorendo un ritorno a condizioni climatiche meno rigide anche sulle regioni settentrionali, ma aprendo al tempo stesso la strada a un possibile peggioramento del tempo.

Nel dettaglio delle previsioni diffuse anche dall’ANSA sulla base dei dati di iLMeteo.it, la giornata di lunedì 29 dicembre sarà caratterizzata da tempo soleggiato al Nord, con possibili nebbie notturne in pianura e gelate, bel tempo anche al Centro e cielo molto nuvoloso su Sicilia e Sardegna. Martedì 30 dicembre vedrà ancora condizioni di bel tempo al Nord, mentre al Centro è atteso un peggioramento sui versanti adriatici con precipitazioni sparse e neve fino in collina in serata; al Sud il tempo peggiorerà in Puglia e sul basso Tirreno, con neve intorno ai 1.000 metri. Mercoledì 31 dicembre, infine, l’ultimo giorno dell’anno porterà più nubi sulle pianure del Nord, cielo sereno in montagna e temperature massime in calo, mentre al Centro prevarrà il bel tempo e al Sud sono previste piogge sparse su Sicilia, Reggino e bassa Sardegna.
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