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Sole e temperature in salita, ma il Canavese trema: allerta valanghe al livello massimo

Alta pressione, aria mite e zero termico alle stelle, poi freddo e allerta valanghe: le previsioni aggiornate sull’Italia e sul Piemonte

Foto da pagina FB Andrea Vuolo

Foto da pagina FB Andrea Vuolo - Meteo in Piemonte

L’ultimo fine settimana del 2025 si apre con un’apparente tregua meteorologica: sole diffuso, temperature in aumento e condizioni stabili su gran parte dell’Italia grazie all’arrivo di un solido campo di alta pressione. Una fase che, secondo gli esperti, non deve però ingannare. Sotto la superficie di questo scenario favorevole si nascondono elementi di criticità, soprattutto sulle montagne del Piemonte, dove il rischio valanghe resta molto elevato.

A livello nazionale, le previsioni diffuse da Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, indicano un weekend caratterizzato da tempo stabile e valori termici superiori alle medie stagionali. Sabato 27 dicembre il sole dominerà su Nord e Centro, mentre al Sud saranno possibili alcuni piovaschi sulle Isole Maggiori, in particolare su Sardegna e Sicilia orientale. Domenica 28 e lunedì 29 il quadro resterà simile, con tempo stabile al Nord, qualche fase più instabile sulle regioni adriatiche centrali e precipitazioni ancora possibili sulle aree ioniche e insulari.

Il cambiamento più significativo arriverà negli ultimi giorni dell’anno. L’ingresso di masse d’aria fredda provenienti dalla Penisola Scandinava e dalla Russia determinerà un calo sensibile delle temperature, soprattutto durante la notte e al primo mattino. Le previsioni parlano di valori diffusamente sotto lo zero sulle pianure del Nord e nelle aree interne del Centro, con condizioni favorevoli a gelate estese, pur in un contesto che dovrebbe restare prevalentemente soleggiato.

Sul Piemonte, però, il quadro si fa più complesso e delicato. Gli aggiornamenti diffusi via Facebook da Andrea Vuolo – Meteo in Piemonte confermano la fine della lunga fase perturbata, ma mettono in guardia sugli effetti collaterali del ritorno dell’alta pressione. Il rinforzo dell’anticiclone, con i massimi tra Regno Unito ed Europa centrale, favorirà l’afflusso da Nord-Ovest di una massa d’aria molto mite in quota di origine subtropicale-marittima. Questo determinerà un sensibile aumento delle temperature a tutte le quote, soprattutto in montagna.

Secondo Vuolo, tra il weekend e l’inizio della prossima settimana lo zero termico potrà salire anche oltre i 3.200 metri di quota tra Valle d’Aosta e alto Piemonte, con temperature massime che potrebbero superare i 10 gradi a 1.500 metri. Un dato particolarmente critico se rapportato all’enorme quantità di neve accumulata nei giorni scorsi sulle Alpi occidentali e sud-occidentali della regione.

Proprio questa combinazione tra abbondante neve al suolo e forte rialzo termico manterrà elevato il pericolo valanghe, che secondo le indicazioni potrà raggiungere livello 4-FORTE su una scala di 5, dalle valli del Monregalese fino all’alto Canavese. A rafforzare l’allerta arrivano anche le valutazioni di AINEVA, che segnala come sulle Alpi occidentali la presenza di neve fresca e venti moderati o forti dai quadranti orientali abbia favorito la formazione di accumuli di neve ventata anche di notevole spessore.

Le zone più pericolose vengono individuate in prossimità delle creste, nelle conche, nei canaloni e dietro i cambi di pendenza. In questo contesto, anche il passaggio di un singolo appassionato di sport invernali può provocare il distacco di valanghe, potenzialmente anche di grandi dimensioni. Non si esclude la possibilità di valanghe spontanee, mentre sui pendii ripidi e ombreggiati resta concreto il rischio di distacchi nella neve vecchia. Le escursioni sciistiche nelle zone più ripide risultano fortemente sconsigliate.

Il messaggio degli esperti è chiaro: il sole e le temperature miti di fine anno non devono far abbassare la guardia. Tra gelo in arrivo sulle pianure e una situazione ancora instabile in montagna, la chiusura del 2025 si preannuncia meteorologicamente insidiosa, soprattutto per chi frequenta le aree alpine.

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