Cerca

Attualità

Sole, montagne scintillanti e gelate in pianura: il Piemonte si risveglia dopo la nevicata di Natale

Dopo le nevicate dei giorni scorsi cielo limpido su tutta la regione, temperature in risalita e Alpi completamente innevate

Sole, montagne scintillanti e gelate in pianura: il Piemonte si risveglia dopo la nevicata di Natale

Sole, montagne scintillanti e gelate in pianura: il Piemonte si risveglia dopo la nevicata di Natale

Giornata di sole pieno su tutto il Piemonte, con uno scenario che nelle ultime ore sta attirando sguardi e fotografie: le montagne piemontesi, imbiancate dalle abbondanti nevicate dei giorni scorsi, si mostrano oggi in tutta la loro estensione grazie a condizioni meteo stabili e visibilità eccezionale.

Gli scorci più suggestivi arrivano da Pian Muné, nel Cuneese, a circa 2.000 metri di quota, e dal Col Basset, nel Torinese.

Un paesaggio completamente innevato che restituisce l’immagine di un inverno pieno, dopo una fase perturbata intensa che ha interessato gran parte dell’arco alpino regionale.

Spettacolo analogo anche da Bielmonte, nel Biellese, dove l’abbondante nevicata natalizia ha lasciato in quota fino a 60 centimetri di neve fresca sulle Prealpi biellesi. In questa zona le prime schiarite erano già arrivate nella giornata di giovedì 26 dicembre, consentendo di osservare con anticipo l’estensione del manto nevoso. Le immagini sono state condivise da Daniele Fistolera attraverso la pagina Facebook di Andrea Vuolo – Meteo in Piemonte.

Ampio e completamente innevato anche il panorama visibile da Superga, nel Torinese, da dove lo sguardo può spaziare su tutto l’arco alpino visibile, oggi perfettamente delineato contro il cielo terso. Le fotografie diffuse arrivano dal gruppo Telegram Meteo in Piemonte – Andrea Vuolo, con scatti firmati da 80970 Sari.

Foto di 80970 Sari da gruppo Telegram Meteo in Piemonte – Andrea Vuolo

Dal punto di vista meteorologico, la giornata di oggi, 28 dicembre, è caratterizzata da tempo stabile e temperature in risalita su tutta la regione. Lo zero termico si colloca a quote molto elevate, attorno ai 3.500 metri, un valore particolarmente alto per il periodo. In pianura persistono gelate notturne, soprattutto nelle aree rurali, mentre durante il giorno le temperature massime si attestano generalmente tra 7 e 12 gradi, con possibili picchi di 13-14 gradi in collina e nei settori pedemontani.

A completare il quadro è un’analisi più approfondita diffusa nelle ultime ore da Andrea Vuolo, che evidenzia un contrasto termico marcato tra pianura e montagna. «E dopo una notte caratterizzata da marcata inversione termica con temperature fino a -3/-5°C in pianura e fino a +6/+8°C in alta collina, una temporanea avvezione di masse di aria calda di matrice subtropicale-marittima sta interessando tutto l’arco alpino centro-occidentale, con il clou proprio tra il Piemonte e la Valle d’Aosta», spiega.

La risalita dello zero termico verso quote così elevate sta producendo effetti evidenti sul versante alpino piemontese. «La risalita dello zero termico in prossimità dei 3.500 metri di quota sta infatti determinando un sensibile rialzo delle temperature sul versante alpino piemontese, interessato anche da locali condizioni di foehn», sottolinea Vuolo, evidenziando come «i valori di temperatura massima stanno ora diffusamente raggiungendo i 10-15°C nelle località alpine tra i 1.000 e i 1.500 metri di quota», con «picchi anche di 5-8°C nell’intorno dei 2.000-2.500 metri».

Un dato particolarmente significativo arriva dalle rilevazioni ufficiali. «Ecco infatti i dati rilevati dalla stazione meteorologica di Arpa Piemonte presso Sestriere – Banchetta, 2.473 metri s.l.m., dove alle 12.30 di domenica 28 dicembre si sono sfiorati addirittura i +8°C: per questa quota si tratta di un valore tipico di inizio estate e superiore alla media del periodo di ben 12°C», evidenzia Vuolo.

Nonostante il clima mite in quota, resta marcato il pericolo valanghe dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, soprattutto alle alte quote e sui versanti più esposti. Uno scenario destinato però a cambiare rapidamente. «Dal 30 e ancora più dal 31 dicembre le temperature subiranno invece un’improvvisa e marcata diminuzione su valori nuovamente invernali, con i primi giorni del nuovo anno che potranno risultare anche abbastanza freddi in montagna, ma inizialmente in un contesto asciutto», anticipa Vuolo, rimandando a ulteriori approfondimenti nei prossimi aggiornamenti.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori