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27 Dicembre 2025 - 11:40
Raccolta differenziata da record, Castelletto Monferrato guida il Piemonte nel 2025 (foto archivio)
È Castelletto Monferrato, circa 1.500 abitanti nell’Alessandrino, il Comune numero uno in Piemonte per la raccolta differenziata nel 2025. Il dato certificato parla chiaro: 89,1% di rifiuti avviati a separazione e recupero, una percentuale che colloca il paese in cima alla classifica regionale e lo proietta come riferimento anche oltre i confini piemontesi.
Un risultato che nasce da un lavoro quotidiano e costante, costruito nel tempo, dove il ruolo dei cittadini si intreccia con quello dell’amministrazione comunale. A sottolinearlo è il sindaco Gianluca Colletti, che ha voluto rimarcare come il primato sia frutto di una partecipazione diffusa e non di un singolo intervento isolato. Secondo il primo cittadino, la comunità ha dimostrato senso civico, attenzione alle regole e rispetto per l’ambiente, elementi indispensabili per raggiungere livelli così elevati di sostenibilità ambientale.
Accanto al comportamento virtuoso dei residenti, pesa anche la scelta politica di investire in politiche ambientali strutturate e coerenti. L’amministrazione ha puntato sull’organizzazione dei servizi, sull’informazione capillare e su un dialogo costante con la popolazione, elementi che hanno reso la raccolta differenziata non un obbligo calato dall’alto, ma una pratica condivisa e interiorizzata.
Il risultato assume un valore ancora più significativo se rapportato alle dimensioni del Comune. In un territorio di piccole dimensioni, la gestione dei rifiuti richiede equilibrio tra efficienza, costi e partecipazione. Castelletto Monferrato è riuscito a tenere insieme questi fattori, trasformando la raccolta differenziata in una scelta collettiva stabile, capace di reggere nel tempo e di migliorare anno dopo anno.
Per il sindaco Colletti, questo traguardo non rappresenta un punto di arrivo definitivo. Il primato regionale viene letto come uno stimolo a proseguire, mantenendo alta l’attenzione e lavorando per consolidare e, se possibile, superare ulteriormente i risultati ottenuti. Un approccio che guarda al futuro, in cui la tutela dell’ambiente resta una priorità concreta e misurabile.
Castelletto Monferrato diventa così un caso di studio piemontese: un piccolo centro che dimostra come la sostenibilità non sia una questione di dimensioni o slogan, ma di scelte amministrative chiare e di una cittadinanza coinvolta. Un modello che parla a molti altri Comuni, soprattutto a quelli che cercano esempi concreti su cui costruire politiche ambientali efficaci e durature.

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