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Palazzo Madama cambia volto grazie al turismo inclusivo

La Città di Torino capofila insieme a Fondazione Torino Musei

Palazzo Madama cambia volto

Palazzo Madama cambia volto grazie al turismo inclusivo (foto di repertorio)

Rendere Palazzo Madama sempre più accessibile a tutti, senza barriere sensoriali, cognitive o comunicative. È questo l’obiettivo del progetto “Gateway. Dalla Porta Romana al Castello. Palazzo Madama for all”, con cui Torino è risultata tra i Comuni vincitori del bando regionale per il turismo inclusivo promosso dalla Regione Piemonte.

Il progetto, presentato dalla Città di Torino come ente capofila insieme alla Fondazione Torino Musei, ha ottenuto un finanziamento regionale di 100mila euro nell’ambito dell’iniziativa “Metti in Comune l’inclusione – interventi per un turismo accessibile in Piemonte”. Le risorse serviranno a colmare alcune criticità ancora presenti nei percorsi museali del palazzo, rendendoli fruibili anche a persone cieche, ipovedenti, sorde, neurodivergenti e a chi ha bisogni comunicativi complessi.

Il cuore dell’intervento riguarda la mediazione culturale accessibile. Verranno realizzati nuovi strumenti pensati per accompagnare il visitatore lungo i passaggi più significativi della storia di Palazzo Madama, a partire dalle sue trasformazioni architettoniche. Tra le novità previste ci sono QR Code che rimandano a contenuti multimediali con video in Lingua dei segni (Lis) in più lingue, testi in Braille e ad alta leggibilità, disegni tattili in rilievo, schede in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e storie sociali dedicate alle persone nello spettro dell’autismo.

Uno degli elementi centrali del progetto sarà anche la realizzazione di un modello tridimensionale tattile di Palazzo Madama, che verrà collocato nell’atrio del museo. Un supporto pensato per permettere una comprensione immediata della struttura del complesso monumentale anche attraverso il tatto, offrendo un’esperienza più autonoma e inclusiva.

Accanto agli interventi materiali, il progetto prevede un importante investimento sulla formazione. Saranno coinvolti operatori dei punti informativi, guide turistiche, volontari e studenti dei percorsi formativi legati al turismo e alla cultura, con l’obiettivo di rafforzare competenze specifiche sull’accoglienza delle persone con disabilità. È inoltre prevista un’attività di comunicazione dedicata, per rendere il nuovo sistema di accessibilità facilmente riconoscibile e utilizzabile.

Un aspetto qualificante dell’iniziativa è il coinvolgimento diretto di specialisti del mondo della disabilità e di enti del terzo settore, chiamati a contribuire alla progettazione e alla verifica degli strumenti, affinché siano realmente efficaci e rispondenti ai bisogni delle diverse tipologie di pubblico.

Con questo progetto, Palazzo Madama compie un ulteriore passo verso un modello di museo inclusivo, capace di garantire il diritto alla cultura come esperienza condivisa, accessibile e partecipata. Un intervento che rafforza il ruolo di Torino come città attenta all’innovazione culturale e alla costruzione di un turismo sempre più aperto a tutti.

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