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Nuovi fondi per la cultura: 1,1 milioni alle biblioteche del Piemonte

Il contributo sarà distribuito tra enti pubblici e privati, con un piano di erogazione in due anni

Nuovi fondi per la cultura

Nuovi fondi per la cultura: 1,1 milioni alle biblioteche del Piemonte (foto di repertorio)

La Regione Piemonte ha approvato un nuovo finanziamento a sostegno dei sistemi bibliotecari attivi sul territorio, destinando oltre 1,1 milioni di euro alle reti pubbliche e private. La determinazione dirigenziale, adottata nei giorni scorsi, definisce il riparto delle risorse e le modalità di erogazione che interesseranno enti locali, istituzioni culturali e organizzazioni impegnate nella gestione dei servizi bibliotecari.

Il contributo complessivo ammonta a 1 milione 120mila euro, suddivisi in 940mila euro per gli enti pubblici e 180mila euro per i soggetti privati accreditati. Il finanziamento punta a consolidare la rete bibliotecaria regionale, che rappresenta uno dei principali canali di accesso alla cultura per i cittadini piemontesi.

Secondo l’assessora alla Cultura Marina Chiarelli, l’intervento conferma la volontà della Regione di sostenere in modo continuativo le biblioteche, considerate un presidio fondamentale per la crescita culturale e sociale del territorio. La rete bibliotecaria piemontese garantisce infatti ogni giorno servizi legati alla lettura, all’informazione, alla formazione permanente e all’inclusione.

Il contributo sarà distribuito in due fasi: un acconto del 50% nel 2025 e un saldo nel 2026, erogato a seguito della rendicontazione delle attività svolte e in conformità alle procedure previste dal bando regionale. La modalità pluriennale mira a dare stabilità agli enti beneficiari, facilitando la programmazione delle attività e il mantenimento dei servizi.

La Regione sottolinea che l’intervento si inserisce in una strategia più ampia, volta a investire in modo strutturale nella cultura come leva di sviluppo, coesione territoriale e accesso diffuso al sapere. Le biblioteche regionali, pubbliche e private, continueranno così ad avere un ruolo centrale nella vita culturale piemontese, grazie a risorse che permetteranno di sostenere progetti, attività e servizi nei prossimi anni.

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