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Flop della raccolta differenziata nel Chivassese: Chivasso lontana dall'obiettivo minimo

Ecco l'elenco dei Comuni virtuosi

Controlli per sanzionare chi non fa la raccolta differenziata? Uno in tutto il 2023

Raccolta differenziata (foto archivio)

Qualche giorno fa, l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato l’edizione 2025 del “Rapporto Rifiuti Urbani”, che contiene i dati relativi all’anno 2024. In Italia, la produzione nazionale di rifiuti urbani (RU), nel 2024, è aumentata del 2,3% (664 mila tonnellate) rispetto all’anno precedente. Ogni cittadino italiano ha prodotto in media 508 chilogrammi di rifiuti.

Il Piemonte ha registrato un aumento del 3,8%, superiore alla media nazionale, con una produzione di 82.000 tonnellate di rifiuti in più rispetto al 2023, pari alla produzione di un Comune da 100.000 abitanti, a fronte di un calo demografico che continua ininterrottamente dal 2013. La raccolta differenziata ha raggiunto circa il 69% degli RU prodotti, superando l’obiettivo del 65%, fissato dalla normativa nazionale per il 2012, ma inferiore rispetto a quanto previsto dal PRUBAI (Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e di bonifica delle aree inquinate), secondo cui l’obiettivo da raggiungere per il 2025 è del 70% della raccolta differenziata.

La provincia di Torino manca per pochi decimi di punto (64,84%) l’obiettivo 2012, mentre tra le 14 città italiane con una popolazione superiore ai 200.000 abitanti (che vede al primo posto Bologna, con quasi il 73%), Torino è a metà classifica, con il 57%, inferiore di tredici punti rispetto all’obiettivo PRUBAI. Anche Chivasso, sempre nel 2024, non raggiunge l’obiettivo PRUBAI, con una percentuale di raccolta differenziata appena sopra al 64% e una produzione di 565 kg di RU per abitante, superiore di quasi 60 kg rispetto alla media nazionale. E secondo SETA, i dati di raccolta 2025 sono ancora inferiori di qualche decimo di punto rispetto a quelli dell’anno precedente.

In provincia di Torino, il comune più virtuoso risulta essere Barone Canavese, un paese di 530 abitanti, che ha superato il 91% di raccolta differenziata, seguito a ruota da Torrazza Piemonte, 3.000 abitanti, che supera il 90%, ma presenta una produzione di RU pro capite di 1.264 kg all’anno, superiore del doppio o del triplo rispetto alla produzione media degli altri paesi del circondario e pari a quella di famose località turistiche come Sestriere e Bardonecchia. Il caso di Torrazza si spiega con la presenza sul territorio comunale del centro di distribuzione Amazon, che effettua consegne non solo in Italia, ma anche in Svizzera e Francia ed ha una media di 1.800 lavoratori suddivisi in tre turni, raggiungendo anche, in pieno regime, i 2.500 lavoratori, tramite il part time. Da solo, il deposito Amazon ha una superficie di 155.000 metri quadri, pari ai tre quarti dell’intero abitato di Torrazza e ricicla un’enorme quantità di imballaggi in carta, cartone e plastica, più il vetro della mensa. Da notare come la tariffa TARI pagata da Amazon al comune sia molto bassa, pari a 0,324 euro al m.q., la metà o un terzo rispetto a quanto pagano le case in base al numero di abitanti e comunque molto meno di quanto si paghi in altri comuni, dove si supera abbondantemente un euro o due al m.q.

Tra i paesi del circondario che superano il 70% di raccolta differenziata, troviamo: Brandizzo (77%), San Benigno (75%), Caluso (74%), Lauriano (71%), Castagneto e Volpiano (70%). Tutti gli altri sono comunque sopra l’obiettivo nazionale 2012, del 65%.

Nel complesso, il Consorzio di area vasta CB 16, l’ex Consorzio di bacino 16, che riunisce tutti i comuni del Chivassese, ha raggiunto un totale del 68% circa di raccolta differenziata, ben lontano dall’84%, raggiunto ad esempio dal Consorzio Chierese.

In generale si può notare come vi sia un ritardo rispetto all’obiettivo del 70% fissato dal PRUBAI, dovuto forse a problemi di pianificazione o di mancanza di risorse.

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